CARRIERA - "Se ho fatto la giusta gavetta? Penso sia il momento giusto per essere qua, ho fatto alcuni anni a Empoli in Serie B, poi metà stagione in Serie A e sono arrivato al Torino che mi ha dato l'opportunità di crescere molto. Ho incontrato i mister Juric e Vanoli che mi hanno aiutato molto, devo ringraziarli se sono qua. Devo migliorare ancora su tantissime cose e per farlo penso che questo sia il posto giusto perché ti confronti con giocatori importanti, tra i più forti al mondo: è il modo migliore per maturare. All'interno del campo e fuori sarò sempre me stesso, molto equilibrato".
COMPAGNI - "Chi ho sentito della squadra? L'ultimo è stato Gabbia, gli ho chiesto informazioni su varie cose all'interno del mondo Milan. Abbiamo un bel rapporto e ci conosciamo dalla Nazionale, ce ne sono anche altri come Pobega: con tutti ho un bellissimo rapporto".
RUOLO - "Dove mi esprimo meglio? Ora il ruolo del mediano a tre è quello che sento più mio, poi ho imparato nel corso degli anni a farne altri: sono partito mezzala in Serie B, poi con Juric ho giocato in una mediana a due in cui devi fare più cose e in modo quasi perfetto. Poi sono tornato davanti alla difesa, il ruolo che sento più mio è quello".
ISPIRAZIONE - "Pirlo, il maestro, è il primo che mi viene in mente. Non sono riuscito a vedere moltissime partite ma lo ricordo molto bene."
NUMERO 4 - "L'ho vestito in passato in Nazionale, si avvicina a quello che sono io dentro e fuori dal campo: è un numero che dà stabilità ed equilibrio. Fuori dal campo sono sempre concentrato sul campo, faccio di tutto per fare quel qualcosa in più in campo.
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