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Ranieri: “Perché Saelemaekers è entrato dopo! Come sta Dovbyk, Soulé e volevo togliere Dybala”

Alessandro Cosattini
La Roma vince 2-1 in rimonta contro il Como: queste le parole di Claudio Ranieri a Sky, DAZN e in conferenza sui singoli e non soltanto.

La Roma vince 2-1 in rimonta contro il Como. Queste le parole di Claudio Ranieri a Sky, DAZN e in conferenza, riportate da vocegiallorossa.it: "Como? Vi avevo avvisato, conosco il lavoro di Fabregas. Questa è un'ottima squadra che si sta completando, sono convinto che sarà il Parma degli anni '90 del futuro, abbiamo faticato. Nel primo tempo li volevamo prendere alti, ma palleggiavano con 1-2 tocchi e non ci riuscivamo. Ho detto ai ragazzi di stare compatti, abbiamo continuato a pressare alto e ci hanno fatto gol. Poi è stato un bene riprendere una gara difficilissima".

CAMBI - "L'allenatore sa quando metterli: Dovbyk l'ho rivisto ieri, Saelemaekers è stato male in settimana e non potevo farlo giocare dall'inizio. Volevo togliere Dybala, ma si è fatto male Celik e volevo mettere Baldanzi. Sono una serie di circostanze, ma so che ho i giocatori che possono fare la partita e sto tranquillo".

FABREGAS - "Il Como gioca bene, ha personalità. Quando perde palla ti pressa subito. Ho detto a Fabregas che farà una grande carriera, come da calciatore. L'avete vista tutti, è stata una partita difficilissima. A Fabregas ho detto che per me raggiungerà livelli importantissimi. Un allenatore così giovane che fa giocare la squadra in quella maniera, con quella qualità, è destinato ai top club. Il Como stesso diventerà un top club, sono convinto farà il percorso del Parma negli anni 90. Poi vedrà lui dove andare perché è un ragazzo in gamba".

CRESCITA - "Sono d'accordo, vincere ti dà autostima e sicurezza. Adesso tutti si aiutano e si parlano e questo aiuta. Sono molto contento della squadra".


DOVBYK - "Deve capire ancora un po' il calcio italiano e come posizionarsi. A volte non riesce ad essere tra avversario e palla, a volte l'avversario gli mette le mani, cerca di cinturarlo, tutte cose che in Spagna non facevano. si sta adattando piano piano, non l'ho potuto schierare titolare perché si è allenato solo ieri. Anche Saelemaekers non è stato bene. Sapevo di avere dei giocatori in panchina col minutaggio ridotto e buon per noi che la squadra ha fatto un secondo tempo strepitoso. Anche nel primo, perché il Como è un'ottima squadra. Artem aveva una grande voglia di tornare in campo. Per tanti giorni si è allenato da solo, in piscina, ma il desiderio di giocare a calcio lo ha spinto a dare il massimo. È cambiato molto e ha fatto davvero un ottimo lavoro".

SCELTE INIZIALI - "Credo che Soulé sappia sia attaccare che difendere, può fare quello che fa Saelemaekers sulla destra. Pellegrini lo sappiamo, quando giochiamo con una punta, che sia Dovbyk o Shomurodov, lui sta sul centro sinistra. Avendolo su quel lato può venire a fare anche il terzo centrocampista. Mi fa piacere parlarne, ma allo stesso tempo mi dispiace. So che Dovbyk non poteva giocare 90 minuti, l’ho visto solo ieri per la prima volta. Su Saelemaekers, non avremmo detto nulla, ma ero consapevole che non aveva i 90 minuti nelle gambe. Quindi, se lo avessi schierato dall’inizio, poi non lo avrei avuto nel momento decisivo. Sapevo che Soulé poteva darmi qualcosa in più su quel lato del campo. Sono tutte scelte che questi ragazzi mi permettono di fare. Per questo, il valore aggiunto sono i giocatori e la profondità della panchina, che sto cercando di gestire con attenzione. Pian piano, anche quelli che finora hanno giocato meno saranno disponibili e daranno il loro contributo, esattamente come chi è già abituato a stare in campo. Non è facile cambiare tre, quattro, cinque giocatori e mantenere la stessa qualità di gioco".

GESTIONE NEL FINALE - "Non siamo riusciti a gestire la partita nel modo migliore. Sapevamo che in una gara del genere avremmo dovuto abbassare un po’ il ritmo, far girare di più il pallone e cercare il gol della sicurezza. Invece, abbiamo continuato ad attaccare in verticale o a forzare giocate dentro senza essere abbastanza lucidi. C’era la voglia, la frenesia di chiudere la partita, ma così facendo l’abbiamo lasciata aperta fino alla fine. Bisogna però fare i complimenti a questa squadra. Spesso ci si riempie la bocca con il nome dell’avversario, altre volte non lo si fa abbastanza. L’avevo detto l’altro giorno in conferenza stampa: sarebbe stato come andare dal dentista senza anestesia. E così è stato".

EUROPA - "Dobbiamo costruire la nostra identità, a prescindere dagli avversari e dalle altre squadre. L’ho sempre detto: non sono abituato a fare calcoli, sono abituato a lavorare e a cercare di ottenere il massimo da me stesso. E se voglio il massimo da me stesso, lo pretendo anche dagli altri. Non ho fatto tabelle né previsioni. Ho semplicemente detto quello che vi dico ora: siamo in un gruppo molto competitivo e lotteremo fino alla fine. Dobbiamo continuare con tutte le nostre forze, perché sono convinto di una cosa: se riusciamo a rimanere agganciati sia in campionato che in Europa, potremo giocarci le nostre chance nelle partite decisive. Ora vediamo nomi importanti e squadre blasonate, ma inizialmente anche loro erano lì a lottare, proprio come noi. Quindi, continuiamo a lavorare con intensità e serietà durante gli allenamenti. Questi punti sono fondamentali e potrebbero rivelarsi decisivi nelle fasi finali della stagione".