Il Cagliari è salvo dopo la vittoria per 2-0 ottenuta sul campo del Sassuolo. Ecco le parole di Claudio Ranieri a DAZN, Sky e in conferenza, riportate da TMW: “L’ultima impresa è sempre la più bella. Si diceva sei bollito, sei cotto, sei...
Il Cagliari è salvo dopo la vittoria per 2-0 ottenuta sul campo del Sassuolo. Ecco le parole di Claudio Ranieri a DAZN, Sky e in conferenza, riportate da TMW: “L’ultima impresa è sempre la più bella. Si diceva sei bollito, sei cotto, sei vecchio… 33 anni fa in questo giorno noi ci salvavamo, come oggi, l’Emilia porta bene. Le parole di Giulini sul mio futuro? Lo ringrazio il presidente, Cagliari è casa mia, ora godiamoci questa salvezza, avevo detto che avremmo lottato fino all’ultima, mi son tenuto una giornata di resto (ride, ndr). Sono contento di festeggiare davanti ai nostri tifosi l’anno prossimo. Io ho un altro anno di contratto, lasciatemi tranquillo, penso vogliate fare i miei procuratori (ride, ndr)".
LA SVOLTA - "Quando si è acceso il fuoco? Io ai ragazzi avevo detto che avessero bisogno di una scossa. In allenamento si andava forte, in partita meno, io per questo avevo detto che sarei andato via. Loro erano convinti di salvarsi con me, in allenamento non ho mai potuto dire nulla. Lì mi hanno sorpreso e per questo sono rimasto. Di solito stanno sempre zitti in quelle occasioni, loro si sono ribellati e mi hanno detto di restare tutti assieme. Io gli ho detto di svegliarsi in quel momento. Loro hanno sempre dato tutto, anche quando abbiamo preso tanti gol. Ci sono partite così, ma non perché la squadra era stanca. La volontà di fare bene c'è sempre stata in ogni gara. L'entusiasmo è sempre la mia molla, è ancora di più del primo giorno (sorride, ndr)".
ANCORA SUL FURURO - "Fatemi godere questa serata, non mi stressate da adesso. Io metto Cagliari davanti a tutto e l'ultima emozione è sempre la più forte. Io ho la memoria corta, non sono ancora anziano, se ti ricordi 50 anni fa: sì mi ricordo perché gli anziani si ricordano le cose vecchie. Io non sono così, mi ricordo che abbiamo fatto benissimo l'anno scorso e anche quest'anno. È stata bellissima l'emozione a Bari ed è stata bellissima a Reggio Emilia. Trent'anni fa il Cagliari si salvò il 19 maggio a Bologna: l'Emilia porta bene. Voglio ringraziare la famiglia Cagliari: lo chef, i camerieri, tutti quelli che lavorano ad Assemini, tutti cercano di mettere allenatore e giocatori a proprio agio, questo è il gruppo di quello che si vede in campo. Avete detto che la squadra a Milano era stanca, no, hanno corso come i cavalli. La squadra aveva corso bene e mi dava fiducia. Ho detto ai ragazzi: 'è come Bari'. Mi ricordo Gigi Riva, mi chiamò, e disse: digli ai ragazzi che non ci sono i tifosi ma un'isola dietro che li spingerà. E io ho ripetuto quelle parole. I ragazzi si sono impegnati, soprattutto quelli che hanno giocato poco".
SALVEZZA - "È la conseguenza del lavoro, non c'è stato un solo ciuffo d'erba che remasse dall'altra parte. E anche i tifosi. Il pubblico in casa quando sbaglia ti fischia, ti fa sentire, noi abbiamo avuto un supporto, un amore, i ragazzi giocavano in casa sentendosi a casa: questo è merito dei tifosi e vanno ringraziati".