MONDIALE E MODRIC - A 35 anni, se il mio corpo regge, mi vedrete ancora in campo. Guardate Luka Modric, che è con me al Milan e gioca a 40 anni! Tocchiamo ferro, ma se il fisico non mi ferma, ho ancora la passione e l’amore per il calcio per continuare. Quindi, il Mondiale 2030… perché no. Modric? Mi ha soprattutto stupito. Vederlo allenarsi con tanta precisione, professionalità, intensità e impegno, a 40 anni, è impressionante. Davvero. È umile, dedicato, sempre al 100%. Quando vedo cosa fa con dieci anni più di me, resto senza parole".
MARSIGLIA E CASO-ROWE - "Volevo concentrarmi solo sul calcio sulle mie prime settimane in questo nuovo club e in questa nuova vita, era importante. In generale, non sono uno che si esprime molto fuori dal campo, ma in quel momento era davvero il momento di focalizzarsi, di ripartire con la mente completamente sul calcio.
MILANO - È un po’ cliché, ma è la verità: si mangia benissimo. La prima cosa che mi hanno detto quando sono arrivato al centro sportivo di Milanello è stata che la cucina lì è eccellente. Bisogna ammetterlo: se la Francia resta superiore per la gastronomia, l’Italia fa la migliore pasta del mondo. Dal punto di vista calcistico, è un Paese di veri intenditori. L’Italia vive di calcio, molto più che la Francia. Si percepisce la passione dei tifosi, che vivono per la loro squadra. In Francia ci sono grandi club e grandi gruppi di tifosi, ma qui è un’altra dimensione: è una questione di vita".
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