APPOGGIO DEI CLUB - "Quando sono stato eletto non ho detto di voler essere il presidente di tutti, come spesso accade in simili casi, frase di circostanza che poi spesso non corrisponde ai fatti. Ho detto invece che sarei stato il presidente che ascolta tutti. Diciamo che mi riconosco doti di buon senso e appunto di ascolto, seguo la via del dialogo e della diplomazia: del resto dopo dieci anni da console del Canada…".
URGENZE - "La prima è legata al discorso stadi, una vera emergenza per il Paese. Faccio una battuta: per fortuna non siamo degli appassionati bevitori di birra, altrimenti sarebbe un problema andare in bagno negli impianti. Il problema va affrontato non solo in vista di Euro 2032. Poi i temi fiscali: se vogliamo rinverdire i fasti della Nazionale occorre investire sui vivai e in tal caso servono degli sgravi. Infine la pirateria, la madre di tutte le battaglie. Il danno economico per lo sport è di 350 milioni l’anno: sono partite le prime sanzioni per colpire l’utilizzatore del cosiddetto “pezzotto”, bisogna far capire che chi si affida alla pirateria sta rubando, quindi è un ladro. È un fatto anche culturale".
COSA CAMBIARE - "Vorrei far appassionare i giovani che sono distratti dai social. Le partite non possono di sera iniziare alle 20.45, devono cominciare prima al fine di attrarre i clienti del futuro: dipendesse da me fisserei il fischio di inizio alle 20".
CONTI DEI CLUB - "I conti economici destano allarme in tutta Europa, ma a breve licenzieremo un provvedimento sulla sostenibilità. Stiamo lavorando in collaborazione con la Figc». Ma non rivela quale sarà questa mossa economica.
MILAN-COMO A PERTH - "La FIGC ci ha dato semaforo verde ed essendo Gravina vicepresidente Uefa confido che ce lo fornisca anche Ceferin. Quanto alla FIFA, Infantino mi ha ascoltato con attenzione. Del resto, San Siro non sarà disponibile a causa delle Olimpiadi invernali".
SERIE A ALL'ESTERO - "Non vedo scenari apocalittici: i diritti tv domestici sono stati venduti fino al 2029. Certo ora ci dobbiamo concentrare sulla cessione dei diritti all’estero, settore dove dobbiamo migliorare. Ecco perché mi sarebbe piaciuto disputare tutta la prima giornata lontano dall’Italia. Negli Usa, avevo ricevuto una proposta economica. Sarebbe bello poterlo fare in futuro, quando magari ci saranno regole più permissive".
TROPPI STRANIERI - "Non conta il numero, ma se sono di qualità. Sono arrivati Modric, De Bruyne, David, Noa Lang, Baturina. Servono i campioni per vendere le partite all’estero: anche io vorrei i nuovi Totti e Del Piero, ma non ci sono. Prima l’alto numero di stranieri nel nostro campionato veniva associato con i benefici fiscali del Decreto Crescita. Ora quel decreto, che ha dato indubbi risultati positivi, non è più in vigore, ma il numero di giocatori comprati all’estero è aumentato".
NAZIONALE - "Con apprensione, ma anche ottimismo e fiducia su Gattuso, sarebbe una catastrofe non partecipare alla terza edizione consecutiva del Mondiale".
SERIE A - "Direi che anche senza le stelle come accadeva tempo fa, il nostro torneo resta il più interessante d’Europa: in sei anni hanno vinto quattro squadre diverse. Nessun campionato ha un grado di incertezza come il nostro".
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