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Pres Lecce: “Rispondo così su Giampaolo. Gonzalez non avrà l’idoneità, su Dorgu…”

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Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato oggi in conferenza stampa. Queste le sue parole sulla stagione riportate da PianetaLecce. CONFERENZA – “Buongiorno a tutti e grazie per essere venuti così numerosi per tirare...
Marco Astori

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha parlato oggi in conferenza stampa. Queste le sue parole sulla stagione riportate da PianetaLecce.

CONFERENZA - "Buongiorno a tutti e grazie per essere venuti così numerosi per tirare un bilancio della stagione appena conclusa. Erano alcuni mesi che avevo deciso di non parlare e concentrarmi su una stagione che diventava complicata e faticosa. In questi mesi ho messo tutto me stesso insieme ai soci ed ai collaboratori per arrivare al risultato. Sono stato molto vicino alla squadra ed ai calciatori vivendo la quotidianità di questi mesi complicati cercando di evitare commenti perché qualsiasi parola rischiava di essere fraintesa e male interpretata. Oggi credo fosse necessario ritrovarsi per fare il punto sulla situazione appena conclusa. Volevo tracciare con voi un bilancio di questa stagione prima di lasciare spazio alle domande. E' stata una stagione in cui abbiamo affrontato tante difficoltà, che tute insieme, in una sola annata è difficile vivere, uscendone con un risultato storico che entrerà negli annali di questo club".


GIAMPAOLO - "E' una stagione che ci ha visto cambiare subito guida tecnica. E' chiaro che qualcosa si è sbagliato se si cambia alla 12^ giornata. Quando si prosegue una stagione con un allenatore con cui non si è condivisa la gestione della squadra, la genesi non è mai semplice. Da qui, la chiamata di Giampaolo e del suo staff che si è reso artefice di questa impresa epica, che ha connotati di una dimensione storica importante. Ho bisogno di spendere due parole per Giampaolo e lo staff: abbiamo preso un allenatore che il calcio aveva messo subito da parte perché il calcio e spietato ed etichetta le persone. Invece abbiamo preso un allenatore che ha preso una squadra non costruita secondo le sue caratteristiche svolgendo un ottimo lavoro, con uno staff di professionisti eccellenti. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro con delle difficoltà, ad esempio le 6 sconfitte consecutive in cui la squadra ha avuto una flessione. Un calo ma anche sconfitte in cui la squadra non ha mai sfigurato, perché alla fine sono state tutte di misura. Di Giampaolo ho scoperto l'uomo ed uno staff di persone di intelligenza, sensibilità e correttezza. Non ho mai sentito una parola sulla rosa non costruita secondo le loro esigenze. Ci ha sempre messo la faccia facendosi carico di grandi problemi. Ne ho apprezzato l'onestà intellettuale e sono felice che questa salvezza sia arrivata anche per lui, perché è un riconoscimento che il calcio gli deve. Non mi sembrava giusto che la sua carriera da allenatore potesse finire senza un riconoscimento del genere. Potrà finire con noi o senza di noi e vi anticipo che è un tema di cui non abbiamo ancora discusso. Sullo scegliere quello che faremo in futuro, partiamo da una cosa talmente bella per tutti quanti".

GONZALEZ - "Vi posso dare un aggiornamento: non ha avuto l'idoneità temporanea, dopo un anno lo abbiamo richiamato per una visita e la situazione è rimasta identica quindi con grande dispiacere devo dirvi che Joan non avrà l'idoneità in modo definitivo e devo fare due considerazioni: un plauso al nostro staff medico ed al nostro cardiologo, il dottore Tondo, che hanno individuato una patologia di difficile verificabilità. Un caso di studio scoperto con grandissimo anticipo che ha salvato la vita del ragazzo, anche se ce lo ha tolto come giocatore perché non potrà più continuare a svolgere attività sportiva, ma sono in costante contatto con lui ed è sta svolgendo studi economici in Spagna. Diventerà un ottimo manager nel mondo della gestione aziendale. Quando ad un ragazzo di 22 anni accade questo , è uno sconvolgimento della propria vita".

DORGU - "Cessione molto commentata ma che ha dato lustro al Lecce perché è la sintesi di un percorso cominciato nella Primavera e che è arrivato al Manchester United. Lì il club fa una scelta e su questo tema devo anche delle mie scuse ai tifosi, perché in buona fede avevamo detto che il giocatore al 100% non sarebbe stato ceduto a gennaio ma ciò non si è verificato, e per questo devo delle scuse ai tifosi. In quel momento lo dicemmo in totale buonafede ma pensavamo che qualsiasi trattativa di gennaio sarebbe stata spostata a giugno. Non immaginavamo questa ipotesa, ovvero che una squadra come lo United lo volesse in quel momento, rispetto anche ad un giocatore informato della trattativa e che voleva andare. Ciò ha portato alla chiusura della trattativa a gennaio, non prevedendo questa ipotesi".

GENNAIO - "Per me il mercato di gennaio è stato un mercato in cui il club ha fatto operazioni di mercato significative, perché abbiamo comprato a titolo definitivo giocatori come N'Dri, Danilo Veiga, Tiago Gabriel, abbiamo preso in prestito Karlsson e Sala. Il tutto senza aver incassato un euro dalla cessione di Dorgu perché i primi soldi sono arrivati il 30 di marzo. E' stato un mercato in cui tra cartellini e stipendi abbiamo speso 7,4 milioni. Un mercato fatto con la volontà di dare un'ulteriore mano alla squadra. Può piacere o non piacere questo mercato, ma l'intenzione di non tenerci, non è vero. Il club ha fatto operazioni logiche in quel momento storico. Il Lecce fa le operazioni sul mercato le fa acquisendo cartellini e pagandoli subito. Noi vendiamo con pagamenti pluriennali ma cerchiamo di comprare con pagamenti immediati perché garantisce vantaggi. Questo non per dire che abbiamo fatto bene o male, ma per smentire in maniera categorica che il club non abbia voluto o cercato di fare il massimo per completare l'organico. Questi sono gli scenari di questa stagione".

ASTICELLA - "Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera, che in questi cinque anni hanno raggiunto una finale playoff, una promozione in Serie A e tre salvezze, soprattutto il consolidamento del club dal punto di vista economico che ci ha consento di crescere nelle strutture, ciò è straordinario. Dover discutere di questo punto oggettivo mi sembra fuori luogo. Mi rendo conto che probabilmente se ci sono state incomprensioni da parte di minoranze, mi pongo il problema se sia stata data una buona comunicazione da parte nostra l'inizio della stagione scorsa. Non vorrei che all'inizio la società sia stata fraintesa e mi riferisco alla famosa asticella. Su questo tema io ho capito una cosa: se uno usa il termine asticella sta dicendo Europa League, declinandolo come decimo posto o Europa League. E' stato un grave errore di comunicazione da parte della società sebbene sia stato usato in maniera propria ma male interpretato. Abbiamo detto che il campionato quest'anno sarebbe stato così difficile rispetto al precedente che dovevamo provare ad alzare l'asticella, perché senza alzare l'asticella dell'organico non avremmo raggiunto l'obiettivo che era quello dell'anno prima. Il tema che da presidente mi devo porre è che se aver comunicato male può aver generato incomprensione da parte dei pochi che hanno ritenuto non valido il lavoro svolto dall'area tecnica. Cancelliamo il termine “Asticella” per la prossima stagione, perché sono temi che quando si comunica male, l'effetto è provocare giudizi poco seri rispetto a chi, a mio avviso, ha lavorato bene".

PROSSIMA STAGIONE - "E' chiaro che vogliamo migliorare su tutti i fronti: tecnico, amministrativo, strutture, persone. Ogni anno è un'occasione per migliorare, ma ricordiamoci che siamo in quel gruppo lì: 50% di possibilità di salvarsi, è una rincorsa da fare tutti insieme. Chi vuole il decimo posto o l'Europa League non si abboni, non venga allo stadio. Nei prossimi giorni mi vedrò con Corvino e Trinchera per mettere in pista la prossima stagione, che vedrà un Lecce solido, strutturato, carico e motivato sapendo che ci aspetta un'impresa ardua, ma siamo tutti motivatissimi, io Pantaleo, i soci, i dirigenti".