OBIETTIVO - "Vogliamo vincere qualcosa, dopo esserci andati tante volte vicino. Il sesto posto con 65 punti dello scorso anno è un bel traguardo, che ci lascia l'amaro per non essere andati in Europa League. Noi vogliamo migliorarci e costruire, e penso che il mercato abbia dato la dimostrazione della forza di questa società. Sono stati spesi 92 milioni".
RINNOVI - "Ci stiamo lavorando: con Mandragora ci incontreremo a breve; per Dodo abbiamo fatto una classificazione della rosa, non solo sulla loro forza in campo ma sul loro essere leader fuori, lui è uno di quelli che ci da gioia e divertimento. Cercheremo in tutti i modi di rinnovare, anche se i rapporti con gli agenti non sono semplici: lui voleva un prezzo di uscita che non abbiamo concesso, noi Dodo lo vogliamo tenere. Speriamo di trovare un accordo".
PIOLI - "Il giorno successivo alle dimissioni di Palladino è stato inaspettato, perché lui aveva fatto un ottimo lavoro. Io sono stato troppo entrante in certe occasioni ma è anche il mio lavoro dare degli stimoli e delle scosse. Successivamente ci siamo messi a lavoro, pensando subito a Pioli: lo abbiamo chiamato il giorno dopo le dimissioni. Da lì è partito tutto, non abbiamo mai sondato altri giocatori, lui ci ha dato carta bianca e c'è stata una stretta di mano virtuale per le questioni burocratiche che lo legavano all'Arabia".
GOSENS E COMUZZO - "Per Gosens abbiamo avuto un'offerta irrinunciabile, ma lui è troppo importante per questo gruppo. Per Comuzzo abbiamo avuto un'offerta enorme dall'Arabia, dove lo voleva fortemente Inzaghi, ma la sua è una scelta da rispettare, non era pronto per questa scelta di vita. Deve fare un ulteriore step e siamo felici che possa farlo con noi. È un'altra medaglia, assieme a Kayode, Martinelli, Fortini, Ndour, Kouadio, Kospo, che il nostro settore giovanili si può appuntare. Abbiamo rifiutato tante offerte, anche per Pablo Mari e De Gea. Se 35 per Comuzzo sono irrinunciabili? Da direttore dico di sì, sono un'offerta a cui non si può dire di no. Ma io sono un dirigente, la proprietà è un'altra cosa".
CINQUE ESTERNI - "Da una parte abbiamo Gosens e Parisi, da cui vogliamo tanto di più e glielo abbiamo dimostrato con i fatti allungandogli il contratto. Dall'altra parte abbiamo cercato a lungo Lamptey perché ci piace tantissimo. Su Fortini crediamo molto, ha avuto problemi fisici ma ha la nostra fiducia. Lo volevano tutte le squadre di Serie B e 3-4 di A".
CESSIONE - "Come detto abbiamo voluto patrimonializzare per avere qualcosa di nostro. In questo momento non c'è questa idea, poi ogni mercato offre diverse opportunità".
VALENTINI - "Abbiamo deciso che siccome si era trovato molto bene a Verona un altro anno di crescita ci poteva stare, visto che eravamo coperti".
LINDELOF E CEBALLOS - "Su Lindelof era legato alla partenza di Comuzzo. Lo avevamo già bloccato e non ci abbiamo fatto nemmeno una bella figura. Ceballos nulla di concreto".
BELTRAN - "Il suo comportamento è sempre stato eccezionale in questi anni e noi abbiamo avuto un comportamento in linea con lui. Lui è ancora un nostro giocatore e per ogni suo gol ha dei bonus importanti: per lui faremo sempre il tifo. Ha rifiutato Flamengo e la Russia".
KESSIE - "C'è stata una chiacchierata. Lui aveva manifestato al mister la voglia di tornare in Italia ma non ci sarebbero mai state le condizioni economiche per poterlo fare, causa problemi fiscali. Non siamo mai entrati nella trattativa".
GUDMUNDSSON - "Lui voleva stare qua, il mister lo voleva, il nostro rapporto col Genoa va bene e dunque abbiamo trovato una soluzione che è andata bene a tutti quanti".
BIANCO - "Lui è stato chiaro con noi, lui aveva voglia di giocare e noi lo abbiamo aiutato a fargli fare la scelta giusta andando all'estero".
Scarica l'app gratuita di SOS Fanta per non perderti neanche un aggiornamento con le notifiche push.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/cabd1e79d5bd579de0a628859098433f-e1764668878237.jpg)