DE KETELAERE - "Adesso è sulla bocca di tutti, ma è chiaro che non credo che sia stata solamente colpa mia. Chiaro che probabilmente qualcosina non ha funzionato mentre adesso con Gasperini sta funzionando anche grazie all'ambiente. Uno può essere lui, ma sicuramente ce ne sono anche altri".
REIJNDERS - "Durante la scorsa stagione gli ho sempre detto che non la buttava mai dentro. Io già lo conoscevo, avevo visto un West Ham-AZ Alkmaar con mio figlio e con l'altro mio analista e ho detto "guardiamo questo giocatore qua perché mi è piaciuto". Per me è un giocatore di un'intelligenza, di una qualità, di una classe incredibile, però l'anno scorso ha avuto tante e tante occasioni per segnare, anche in allenamento, perché lui ha un gran tiro preciso e non riusciva a segnare, ma fa parte di annate così. Il primo anno in Italia è sempre molto difficile per i giocatori perché siamo complicati noi, siamo diversi. Più strateghi, più tattici, il calcio è più difficile da sviluppare, ma sulle qualità di Tiji non ho mai avuto un dubbio".
PULISIC - "E' un altro di quei giocatori con una mentalità e una qualità incredibile. Uno di quelli con il quale ho fatto il primo colloquio in videochiamata, ero già convinto prima perché lo conoscevo come giocatore, l'avevo studiato per le caratteristiche che ci servivano. L'avevo visto così focalizzato, umile, così voglioso di affrontare la nuova esperienza. Christian poi è un top come ragazzo, come giocatore, può giocare in tante posizioni. Ha la mentalità di dare sempre il meglio, sempre positivo, è stato un giocatore piacevole da allenare".
ANCORA LEAO - "Rafa è un ragazzo stupendo. Ha di brutto (per modo di dire), il suo body language che inganna, ma Rafa è un ragazzo molto intelligente, molto sensibile, molto buono d'animo e che va un po' spronato, stimolato, aiutato. Quello che vedo è che a volte le critiche e gli elogi nel calcio sono sempre eccessivi. Io personalmente continuo a vedere una crescita continua di Rafa. Poi non so se riuscirà a diventare un top e a poter vincere un giorno un pallone d'oro. Io l'ho sempre sostenuto, l'ho sempre detto, continuo a pensare che lui possa diventare un giocatore da pallone d'oro, che la sua crescita sia continua ma dentro la crescita si possono avere a volte dei bassi, ma sarà sempre comunque un giocatore così perché certe caratteristiche rimangono, sempre crescendo e migliorando".
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