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Pecchia: “La sconfitta brucia, ma non sono preoccupato! Il ruolo di Bernabé e i gol subiti…”

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Il Parma ha perso 3-2 contro il Cagliari. Dopo la partita, l'allenatore dei gialloblù Fabio Pecchia ha parlato così a DAZN e in conferenza stampa.
Guglielmo Cannavale

Il Parma ha perso 3-2 contro il Cagliari. Dopo la partita, l'allenatore dei gialloblù Fabio Pecchia ha parlato così a DAZN e in conferenza stampa: "E' una sconfitta che brucia, abbiamo fatto tante belle cose vanificate da un finale che lascia in eredità rabbia, amarezza e dispiacere. Avevamo meritato il pareggio, la squadra ha giocato con qualità e ha avuto anche l'occasione per passare in vantaggio. Poi però ci ritroviamo qui a commentare un ko casalingo. Il calcio è questo, dobbiamo essere bravi a reagire come abbiamo fatto dopo lo 0-1 a fine primo tempo. Non sono preoccupato, c'è un percorso di crescita che stiamo seguendo e abbiamo margini di miglioramento. Noi vogliamo giocare a calcio e vincere le partite, proprio per questo ci sono dei momenti in cui bisogna imparare a soffrire gestendo in modo diverso determinate situazioni".

PIÙ ATTENZIONE - "Ci vuole più attenzione, è evidente. Ma sono convinto che i ragazzi impareranno tanto da una serata di questo genere. Sono contento di un gruppo che lavora e risponde bene, chi è entrato dalla partita ha dato una spinta importante ma non avevo assolutamente dubbi. Ora dobbiamo assimilare la sconfitta e farne tesoro. Mi dispiace solo per un approccio non all'altezza del Parma, ma poi ci siamo comportati bene. Da domani penseremo già alla prossima partita, continuando su questa strada i risultati arriveranno", riporta Parmalive.


SBILANCIATI - "Sul terzo gol eravamo palla al centro. C'era la voglia di andare a segnare ancora. Siamo stati penalizzati oltre le nostre colpe. Non parlavo di disattenzioni difensive, nel gol c'è stata la troppa voglia di andare a cercare il terzo gol, lo abbiamo pagato a caro prezzo".

KEITA FUORI - "Scelta dettata dal momento, non fisica".

HAINAUT - "Avevamo bisogno di maggiore equilibrio, Bernabé era fermo da qualche giorno. Sohm era fermo da dieci giorni, l'unico che poteva attaccare lo spazio con forza era Hainaut, allo stesso tempo dava equilibrio. Ha fatto una grande partita in tutti i ruoli, una grande risposta".

FASE DIFENSIVA - "Sul primo gol sono entrati, lì serviva più attenzione. Bisogna insistere, stare sul pezzo, nel momento di calo di tensione subiamo sempre gol. Creiamo tanto, segnare non è semplice. Sul gol di Marin non posso dir nulla alla squadra, è un grandissimo gol. Ma in altri momenti abbiamo avuto cali. Per il resto la squadra mi è piaciuto".

GOL SUBITI - "Creiamo anche tanto, facciamo tanti gol. Sicuramente dobbiamo correggere qualcosa. La squadra nella ripresa mi è piaciuta tantissimo. Eravamo sotto ma non abbiam subito. Poi cali l'attenzione un attimo e i giocatori forti ti puniscono".

CENTROCAMPO - "Giocare con l'uomo dietro la punta con un centrocampista come Hernani è per avere equilibrio. Poi possiamo cambiare come oggi, ma è una soluzione che possiamo prendere in corso di gara, senza snaturarci. Può essere assolutamente adottata".

BERNABÉ - "Ci aspettavamo una squadra aggressiva, con esperienza, in grado di gestire. Mettendo Bernabé come vertice basso abbiamo trovato più equilibrio, abbiamo reagito e creato fino alla fine. C'è la voglia dei ragazzi di stare sul pezzo, stiamo pagando a caro prezzo delle disattenzioni. Questo toglie punti e crea un clima attorno alla squadra che non fa bene".