ITALIANO - "Italiano è un tecnico schietto e verace e abbiamo parlato molto, mi ha trasmesso la concezione che si ha di me fuori di qui e la forza che a volte non percepisco. Mi ha dato una consapevolezza diversa. La partita con il Lecce l'ha vinta lui, non io. Non avevo giocato bene e poteva togliermi, ma non l'ha fatto".
CESSIONE - "Ci sono stati due o tre momenti in cui c'è stata la possibilità di salutare, ricordo il Siviglia, ero vicino ma non se ne fece niente. Io qui sto bene, amo Bologna e mi sento amato, sono tifoso e vivo bene. Mi sono detto: se devo andarmene è perché mi svolta la vita, non per complicarmela".
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