PERCORSO - "Tutto deve essere visto in maniera costruttiva all'interno di un percorso come il nostro, perché ci sono state anche partite nelle quali abbiamo raccolto più di quanto meritavamo. Diventa importante avere la giusta personalità e consapevolezza per affrontare partite del genere, ai ragazzi non posso dire sul piano dell'impegno e della voglia di proporre gioco. Sicuramente ci fa bene, perché siamo una neopromossa e dobbiamo capire che le partite sono sempre sul filo del rasoio. Giusto provare un po' di rabbia, perché questo ci farà crescere".
RABBIA - “È giusto provare rabbia dopo aver perso questa partita. Abbiamo giocato con personalità e, a tratti, con grande fluidità di manovra. Abbiamo preso gol nel nostro momento migliore, ma queste cose vanno accettate. Oggi, secondo me, avremmo meritato almeno un pareggio: non portare a casa niente fa rabbia. La Serie A è questa - non basta fare bene per lunghi tratti”.
CAMBI - “È giusto mettere in discussione ciò che si fa perché è segno di umiltà e apertura mentale. Ma in quel momento stavamo giocando molto molto bene, facendo girare la palla con velocità e creando occasioni da gol, anche con lo stesso Vazquez. Avevamo i cambi pronti, stavamo aspettando di poter intervenire non per un reale bisogno, ma per cambiare l’inerzia. Solitamente facciamo sostituzioni intorno all’ora di gioco, ma farlo significa modificare equilibri che vanno ritrovati velocemente. Avessimo preso gol in una fase nella quale non eravamo padroni avrei detto che i cambi sono stati tardivi, ma non era così: le cose stavano andando bene ed è proprio in quei momenti che bisogna essere ancora più attenti.
VARDY - "Abbiamo opzioni ridotte in quel ruolo, con Vazquez in quella posizione siamo riusciti a produrre ed essere fluidi, con le punte viste nelle ultime gare c’era un riferimento di fianco all’attaccante ma non è detto che sia una opzione più qualitativa. Ripeto che per questa partita è giusto portare a casa della sana rabbia: siamo una neopromossa, dobbiamo portare a casa i punti necessari per portare a casa il nostro obiettivo, capiterà di perdere quando non lo si merita e di vincere per lo stesso motivo”.
ATTACCO - “In questo momento abbiamo due attaccanti e mezzo di ruolo: Bonazzoli, Vardy e Vazquez. Franco ci aiuta a creare superiorità numerica a centrocampo, ma non sempre riusciamo ad avere due punte vicine. Dobbiamo dosare le forze e trovare soluzioni diverse, ma anche così abbiamo fatto bene. La partita è stata giocata con personalità, e non prendere neanche un punto brucia”.
CRESCITA - “Siamo una neopromossa e conosciamo bene il nostro obiettivo. Stiamo cercando il modo giusto per raggiungerlo, sapendo quando serve essere pratici e quando possiamo osare di più. Questa sera la mentalità è stata quella giusta, forse ci è mancata un po’ di concretezza in alcune situazioni”.
IL GOL - “Momento migliore, peggiore… L’importante è sfruttare le occasioni create, e anche se fai una partita attenta sono gli episodi quelli nei quali devi crescere dando il giusto peso ai palloni che si gestiscono. Il calcio è pieno di errori, sono più le cose sbagliate che quelle giuste, si possono commettere errori ma serve la capacità di rimediare e poter essere competitivi, rendendosi conto che certe situazioni possono essere più pericolose delle altre. Bisogna crescere, accettiamo il risultato ma resta il fatto che la Cremo ha fatto una grande partita ed è giusto provare rabbia”.
VAZQUEZ - “È anche una partita diversa, contro una squadra molto strutturata che non lascia il tempo di organizzare o recuperare un pallone su una gestione in linea difensiva. Di Vazquez mi fido ciecamente, ha creato i presupposti per produrre gioco e in un paio di occasioni non è riuscito a concretizzare quanti creato”.
PISA - “Io dico sempre ciò che penso, in conferenza prepartita ho parlato di una squadra con mentalità che lotta per il nostro stesso obiettivo con le sue armi e le sue impostazioni tattiche. Una squadra tosta che anche nei pareggi precedenti contro squadre importante ha dimostrato di poter essere competitiva, come tutte le squadre di Serie A. Ecco perché diventa importante l’aspetto nervoso”.
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