MILAN - Emergenza totale in attacco per Stefano Pioli verso Milan-Fiorentina. Deve fare la conta l’allenatore, che si ritrova con le scelte obbligate praticamente, sottolinea anche La Gazzetta dello Sport: "Okafor ha spiegato al club di essere stato sostituito contro la Romania — il terzo match giocato in nazionale nel giro di sei giorni — per un problema fisico: lo staff medico lo ha sottoposto agli esami strumentali del caso e il responso è stato un macigno, l’ennesimo per la stagione milanista segnata dagli infortuni. Okafor ha rimediato una lesione al bicipite femorale destro e sarà rivalutato con nuovi accertamenti tra una settimana. Il che, per il Milan, si traduce in un’assenza pesantissima (oltre a un certo disappunto per la mancata comunicazione del ko di Okafor da parte degli svizzeri): senza Giroud, squalificato con la Fiorentina, l’unico centravanti possibile è Jovic (con Camarda in panchina). Senza Leao, out per infortunio sia domani che martedì in Champions col Dortmund, le opzioni sono minime: Pioli ritroverà Giroud, ma a sinistra dovrà riproporre Pulisic, con Chukwueze a destra. Romero, alternativa in campionato, è fuori dalla lista Uefa: sarà un Diavolo praticamente senza cambi”, sottolinea il quotidiano.
OSIMHEN - Si sbilancia il Corriere dello Sport oggi in edicola su Victor Osimhen. "Tornerà nell’elenco dei convocati 46 giorni dopo l’ultima partita. Con la Fiorentina al Maradona. Da una sosta all’altra, navigando in mezzo alla tempesta, tra l’infortunio rimediato con la Nigeria in amichevole e poi il cambio al timone. Non c’è più Garcia, rispetto a quella notte più grigia che viola, e ora toccherà a Mazzarri scatenare il potenziale offensivo del Napoli e trasformare in gol tutta la frenesia di Osi; che fermo non riesce proprio a stare - soffre - e che ovviamente non vede l’ora di tornare in campo dopo averne saltate sei tra il campionato e la Champions. Domani a Bergamo, però, comincerà in panchina: a guidare l’attacco nella partita contro l’Atalanta, il debutto del Walter bis, sarà Raspadori. Jack, il centravanti del 4-3-3 inedito per i canoni tattici del nuovo allenatore, ideologo della difesa a tre ma anche pratico restauratore dello stile vincente: ha detto di aver osservato attentamente il gioiello di Spalletti, anzi di averlo studiato a memoria, ma il Napoli che andrà in scena domani avrà l’ispirazione dello scudetto e anche i principi dell’uomo scelto da De Laurentiis per rialzare la testa. Il vero dubbio, invece, riguarda l’impiego di Anguissa dal 1’: Frank è rientrato ieri in città e soltanto oggi, alla vigilia, si unirà al gruppo. E dunque partirà con un solo allenamento alle spalle, la rifinitura: l’alter ego in preallarme è Cajuste", si legge.
LINDSTROM - Jesper Lindstrom non sarà a disposizione per la trasferta di Bergamo, in programma domani alle 18. Il calciatore è tornato infortunato dagli impegni con la nazionale danese. In seguito ad un trauma distorsivo rimediato nell’ultima sfida contro l’Irlanda del Nord, gli esami clinici e strumentali a cui è stato sottoposto hanno evidenziato una lesione di basso grado del muscolo tibiale posteriore sinistro. Per questo motivo Lindstrom ha iniziato le terapie e un percorso di lavoro personalizzato, diviso tra palestra e piscina. Il suo recupero è previsto tra almeno 10-15 giorni, conferma La Gazzetta dello Sport.
LAZIO - Non è al 100% Alessio Romagnoli, come sottolineato già ieri. Secondo Il Tempo, il centrale “tiene in ansia Sarri. Romagnoli anche ieri era fermo, ha goduto di due giorni di riposo per far decantare un affaticamento muscolare. Oggi il test decisivo per il suo recupero. Ieri a Formello non si è allenato nemmeno Rovella ma anche lui dovrebbe ricomparire oggi per essere a disposizione (ballottaggio con Cataldi). Per il resto proseguono i miglioramenti di Zaccagni, che dovrebbe strappare la convocazione”, si legge.
ORSOLINI - Gli esami ai quali ieri mattina è stato sottoposto Riccardo Orsolini hanno evidenziato una lesione (nel comunicato il Bologna non ha comunicato il grado, ma visti i tempi di recupero sembra tra il primo e il secondo) del bicipite femorale sinistro, il che lo costringerà a una sosta forzata lunga dalle 4 alle 5 settimane. Come sottolinea il Corriere dello Sport, "all’atto pratico in termini di partite da giocare la traduzione di ciò è la seguente: nella migliore delle ipotesi l’Orso sarà di nuovo disponibile per la trasferta di Udine datata 30 dicembre (inutile nasconderlo, gli servirebbe un autentico miracolo per poter andare almeno in panchina il 23 dicembre al Dall’Ara contro l’Atalanta, tenendo anche presente come nel frattempo si saranno abbassate anche le temperature), mentre in condizioni normali il suo ritorno potrebbe essere programmato per il primo impegno dell’anno nuovo, quello del 6 gennaio a Bologna contro il Genoa di Gilardino", si legge. Una tegola pesantissima per Thiago Motta e i fantallenatori.
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