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Ndoye: “Coppa Italia, ho pianto e non ho dormito! Cosa ci siamo detti con Zirkzee, i gol e il futuro…”

Ndoye: “Coppa Italia, ho pianto e non ho dormito! Cosa ci siamo detti con Zirkzee, i gol e il futuro…” - immagine 1
Dan Ndoye, centrocampista del Bologna, ha parlato così alla Gazzetta dello Sport: “Ho pianto. E anche tanto. A fine gara sono andato con tutti sotto la nostra curva e ho guardato negli occhi la gioia, la passione, le lacrime della nostra gente...
Guglielmo Cannavale

Dan Ndoye, centrocampista del Bologna, ha parlato così alla Gazzetta dello Sport: “Ho pianto. E anche tanto. A fine gara sono andato con tutti sotto la nostra curva e ho guardato negli occhi la gioia, la passione, le lacrime della nostra gente felice. E sì, ho pianto. Quanto ho dormito quella notte? Forse due ore. Forse. Appena sdraiato sul letto ho pensato ce l'ho fatta. Ce l'abbiamo fatta. Futuro? Ma adesso non è certo il momento di mettersi a pensare a queste cose. Per due motivi: sono innamorato di Bologna, del Bologna e della gente, non ho mai visto una passione così. Due: c’è una qualificazione-Champions da conquistare. Noi non ci vogliamo fermare.

Se ho sentito Zirkzee? Certo, ci siamo chiamati, con anche Calafiori, negli spogliatoi, dopo la finale. Loro sono sempre legati a noi e al nostro gruppo: erano felici. Se gli ho chiesto di tornare a Bologna o lui ha chiesto a me di andare a Manchester? (ride ndr) Tutte e due le cose: ci siamo chiesti quello...Ma lui sta bene là e io qua. Con Joshua giochiamo spesso ai videogiochi on line. Call of duty . Lui è molto felice per la vittoria che abbiamo fatto. Adesso spero davvero nel bis. L’anno scorso potevo andare poco a cercare la porta, Motta chiedeva che io stessi di più sull’esterno. Italiano, invece, mi ha dato maggiore libertà, la possibilità di andare anche a segnare, l’idea di attaccare di più l’area. Diciamo che le qualità le avevo anche prima ma lui mi ha insegnato la 'freddezza' sotto porta e più calma al momento della conclusione".