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Ndicka: “Paura di Udine un ricordo, sto molto bene. Le Fée, Soulé e vi dico che Dovbyk…”

Ndicka: “Paura di Udine un ricordo, sto molto bene. Le Fée, Soulé e vi dico che Dovbyk…” - immagine 1
Evan Ndicka si racconta alla Gazzetta dello Sport. Ecco le parole del difensore della Roma: “L’ho già detto e lo ripeto, quel giorno ho avuto più paura che dolore. Sensazioni in ritiro? Molto buone. Stiamo lavorando bene in Inghilterra, ma...
Alessandro Cosattini

Evan Ndicka si racconta alla Gazzetta dello Sport. Ecco le parole del difensore della Roma: “L’ho già detto e lo ripeto, quel giorno ho avuto più paura che dolore. Sensazioni in ritiro? Molto buone. Stiamo lavorando bene in Inghilterra, ma lo avevamo fatto anche a Trigoria. Sentiamo la vicinanza di proprietà e società, per noi questo è importante, esattamente come tutti i suggerimenti di De Rossi. Speriamo di essere pronti per la prima di campionato, a Cagliari”.

EUROPA LEAGUE - “Sono curioso di scoprire la nuova formula dell’Europa League, è una novità interessante. L’anno scorso abbiamo sfiorato la finale, quest’anno vogliamo fare il massimo. Ci riproveremo”.


DIFESA - “Come reparto dall’inizio stiamo lavorando molto sulle uscite con la palla, ma anche senza, dove dobbiamo essere più alti ed aggressivi. De Rossi ci chiede di restare alti anche quando non abbiamo il pallone. Stiamo lavorando per essere sempre corti. Noi difensori, poi, dobbiamo saper ‘graffiare’ gli attaccanti quando entrano in possesso del pallone”.

DOVBYK - “Finora ci ho fatto solo 2-3 allenamenti, ma mi sono bastati per poter dire che è un centravanti fortissimo. Ne sono certo, come sono sicuro che siano forti anche Le Fée e Soulé, due tecnicamente molto validi. Sono certo che ci daranno una mano a fare meglio della scorsa stagione”.

NUOVI - “Li stiamo aiutando a inserirsi nel gruppo. Io parlo francese e mi sto dedicando ad Enzo (Le Fée, ndr), mentre a Soulé ci pensano invece Dybala e Paredes, con cui Mati è amico da tempo. Ma questo è un ottimo gruppo, aiuta tutti ad integrarsi il prima possibile, anche Dahl, Ryan e Sangaré”.

PAURA A UDINE - “Assolutamente sì. Tra l’altro ne ho avuta davvero solo la prima settimana. Ma ora sto bene, mi sento a posto, fisicamente e mentalmente anche più forte di prima. Voglio ringraziare ancora la gente di Udine per la sensibilità, ma anche tutta l’Italia per la vicinanza che mi ha dimostrato. E’ una cosa che non scorderò mai e che mi ha fatto davvero piacere”.

LEADER - “Mi sento importante, ma in questo gruppo siamo tutti dei leader. Intendo dire che un leader per me è quel giocatore che in campo fa di tutto per dare una mano alla squadra. E in questa Roma mi sembra di vedere che tutti si comportino così. E’ la scelta giusta, la mentalità che serve per andare avanti e fare una buona stagione. Non servono dei leader, dobbiamo esserlo tutti insieme”.