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Napoli, da Raspadori centravanti all’errore di Meret: cosa va e cosa no nella squadra di Conte

Napoli, da Raspadori centravanti all’errore di Meret: cosa va e cosa no nella squadra di Conte - immagine 1
Prima sconfitta dell’era Antonio Conte a Napoli: ieri la sua squadra è uscita battuta in amichevole contro il Girona per 2-0. Ecco qualche spunto di riflessione sugli azzurri da La Gazzetta dello Sport: “Conte sta lavorando tantissimo...
Marco Astori

Prima sconfitta dell'era Antonio Conte a Napoli: ieri la sua squadra è uscita battuta in amichevole contro il Girona per 2-0. Ecco qualche spunto di riflessione sugli azzurri da La Gazzetta dello Sport: "Conte sta lavorando tantissimo sulla linea a cinque, che deve rimanere sempre molto alta per permettere alla squadra di restare corta e compatta e andare poi “a caccia” del pallone con ferocia. Finora ha stupito il lavoro degli esterni: anche ieri Mazzocchi ha avuto la più clamorosa palla gol nel primo tempo, ma è mancato di coraggio nello stacco di testa. L’interscambio trequartisti-esterni si è visto meno che in altre occasione: normale se la palla ce l’hanno gli altri.

Ma tirando le somme di tutto il periodo, quel movimento piace e colpisce: se gli esterni troveranno feeling con la porta, ci sarà da divertirsi. Certo, servirà ancora un po’ di tempo per avere un quadro migliore delle prospettive e le ambizioni del Napoli, però l’errore di ieri di Meret fa tornare alla mente diverse sbavature del passato. Alex ha la fiducia di tutti, deve restare sereno. Però deve leggere meglio alcune situazioni in costruzione: quella palla lenta e svogliata ad Anguissa dovrà sparire dalla lista delle possibilità, per non compromettere il risultato quando conterà davvero. E per evitare di lasciare punti sul campo. Guardando al bicchiere mezzo pieno: è successo ora, meglio così. Da rivedere c’è pure la ricerca della profondità e il gioco di sponga con la prima punta, ma qui il discorso si ampia: Giacomo Raspadori ieri ha sofferto parecchio nel ruolo di centravanti. Potrà essere una soluzione di emergenza, non può essere la prima opzione a lungo, se l’obiettivo è lottare per il vertice".