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Napoli, da Lang e Marianucci a Lucca e un De Bruyne poco brillante: i segnali in amichevole

Marco Astori
Sconfitta ieri per il Napoli in amichevole contro l’Arezzo: la squadra azzurra, in piena preparazione, ha risentito dei pesantissimi carichi di lavoro di Antonio Conte. Ecco i segnali visti ieri secondo il Corriere dello Sport: “Senza...

Sconfitta ieri per il Napoli in amichevole contro l'Arezzo: la squadra azzurra, in piena preparazione, ha risentito dei pesantissimi carichi di lavoro di Antonio Conte. Ecco i segnali visti ieri secondo il Corriere dello Sport: "Senza l'affaticato McTominay e gli infortunati Politano, Buongiorno e Gilmour, Conte disegna un 4-3-3 nel primo tempo e un 4-2-3-1 nel secondo. Cambiando tutti. In campo, dall'inizio, ci sono quattro dei cinque nuovi acquisti: Lang, sfrontato e brioso per una mezzoretta buona, con lavoro difensivo a coté; Marianucci, positivo; Lucca, per struttura inevitabilmente in sofferenza, di questi tempi, nonostante il sacrificio; e De Bruyne. Re Kev non ha brillato, la condizione è quella che è, ma ha dialogato molto con Noa e gli altri compagni, e soprattutto ci ha provato a ripetizione: tre conclusioni e un assist a Lang.

Qualità indiscutibile, ma anche i fuoriclasse hanno bisogno del supporto della gamba. Bene Anguissa, unico in campo anche nella ripresa e fuori dopo 68 minuti: al suo posto Vergara, 22 anni e il futuro negli occhi. Novità Zanoli, alto nel tridente a destra: ora non è mica scontato che vada via. A sbloccare il risultato è Pattarello su rigore, intuito ma non trattenuto da Meret, al 38'. Rigore procurato dallo stesso attaccante, scaltro e rapido, per fallo di Lang. Nella ripresa, poi, dentro Lobotka, Lukaku, Rrahmani, l'altra novità Beukema e Neres. Il migliore del Napoli: a destra nel tris completato da Zerbin e Raspadori alle spalle di Romelu, impreciso e in difficoltà per gli stessi motivi fisici di Lucca.

Calma e sangue freddo. David, dicevamo, è stato il più incisivo: nelle sfide con i marcatori e negli spunti sulla corsia ritrovata dopo tanta sinistra nella stagione precedente. Per intenderci ha giocato come al Franchi con la Fiorentina, forse la sua migliore serata italiana, ma ovviamente è soltanto luglio e va bene così: ha seminato birilli, fornito assistenza dalla fascia e sfiorato tre volte il gol. Nell'ordine: super acrobazia a centro area, palo pieno e gran parata di Trombini. Autore di due interventi top, il secondo su Zerbin. Arrivederci a sabato. Dopo altri tre giorni di fatica: è bene ricordarlo".