DERBY - "Sono cose isolate, a me piace isolare le cose: quando hai giocatori in una situazione difficile cerchi di pensare alla prossima partita come ho fatto con Dybala e Cristante. Ma non significa che la partita importante non era quella di oggi: abbiamo fatto una gara orribile. Meritiamo il peso della sconfitta. Non è possibile vivere la città di Roma più di me, anche se sei nato a Trigoria. La mia professionalità è di una dimensione che è impossibile che una persona locale viva il club più di me. Oltre al fatto che Roma è speciale per me, il modo in cui lavoro è impossibile che sentano il derby più di me. Quello che è possibile, è che qualcuno di loro non abbia lo stesso livello di professionalità che ho io. La partita più importante era oggi. Ho lasciato Dybala fuori perché aveva bisogno, anche Cristante, gioca sempre. I cambi che ho fatto ero necessari, senza pensare alla prossima. Abbiamo perso tutti i duelli, i difensori sembravano fossero gli attaccanti avversari, non è possibile, sono super dispiaciuto. Anche se vincessimo il derby non dimentico questa sconfitta di oggi. L’ho persa in un modo orribile. La colpa è mia".
SI SALVA BOVE - "Io mi aspettavo esattamente queste difficoltà: abbiamo preparato la partita con i limiti che abbiamo, con Dybala e Cristante fuori. Ma se il giocatore migliore della squadra è stato un ragazzino di 20 anni, solo lui abbiamo avuto in campo, così non puoi vincere. L'unico giocatore che non meritava di perdere era Bove, tutti gli altri sì".
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