SKORUPSKI - "I ragazzi si impegnano tutti quotidianamente. Ravaglia ha giocato benissimo contro Roma e Inter, oggi è toccato a Skorupski e ha fatto una prestazione di altissimo livello. Questo è perché sono bravi ragazzi, che quando non giocano si impegnano ancora di più per aumentare il livello del gruppo".
ZIRKZEE - "Non abbiamo tutti puntato sulla sua titolarità. Io in primis non ero convinto della sua mentalità... Quest'anno invece fin dal primo giorno è arrivato con una mentalità che ha messo a disposizione di sé stesso e dei compagni. Se c'è una persona che ha puntato su Zirkzee quest'anno è lui stesso. E questo vuol dire essere un leader... Come Ferguson, Calafiori, Freuler. Zirkzee ha puntato su se stesso e tutti noi lo abbiamo accompagnato. Io gliel'ho detto, deve essere orgoglioso di sé stesso perché è tutto merito suo e un po' anche dei suoi compagni".
FERGUSON - "È un leader, in campo e fuori. E' il primo a lavorare sempre al massimo, ma ne abbiamo altri come Freuler, Calafiori e Zirkzee che si prendono la leadership sul campo. Non è la prima volta che Ferguson viene accostato a Koopmeiners. A Ferguson ho già fatto tanti complimenti, ma se lo merita. Dal mio arrivo ad oggi, non ho ricordi di una sua assenza ad un allenamento. Non è perché ha una mentalità britannica, ma perché lui è così. Sulla perdita del possesso, sono situazioni di gioco. Tutto è importante e dobbiamo fare attenzione a tutto. Possiamo migliorare ancora e cercare di essere ancora più imprevedibili ma in questo momento stiamo bene così".
CHAMPIONS - "Tutti dobbiamo impegnarci al massimo, lavorando sempre con il sorriso. Sappiamo che ci sono momenti belli come questi, in cui tutto va bene, ma ci saranno anche momenti più difficili da affrontare a cui però so che sia i ragazzi che la nostra gente sapranno reagire nel modo giusto".
URBANSKI - "Ha fatto bene oggi come ha fatto bene a San Siro. Anche in questo caso è merito suo, perché si allena bene, ha la testa a posto. Parlando onestamente, l'anno scorso non pensavo che potesse essere così pronto. Oggi invece dimostra di poter competere in modo sano con gli altri giocatori che abbiamo in squadra. Oggi giocare non è un premio, ma una ricompensa per quello che fa tutti i giorni".
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