OBIETTIVO - "Ai ragazzi ho detto che probabilmente per una squadra che non è abituata a vincere uno Scudetto fosse fisiologico pagare qualcosa quest'anno. I particolari fanno la differenza, magari un giocatore non rincorre più l'avversario. Sono arrivato e con la mia esperienza spero di fargli capire i pericoli che corrono, non dobbiamo sottovalutare nulla. È questo il mio vero compito".
DE LAURENTIIS - "Il rapporto nel tempo è stato talmente importante e bello che credo di porte dire che diamo del tu. C'è stima reciproca, abbiamo chiarito quelle poche cose da chiarire".
ANGUISSA - "L'ho visto oggi per la prima volta. Non è che posso dirvi tanto".
OSIMHEN - "Ho avuto la sensazione di un ragazzo stupendo. E' stato molto solare, ho avuto la sensazione di un ragazzo generoso. La prima cosa che gli interessa è vincere con la squadra, se deve correre di più è il primo a farlo. Ora sta rientrando, sarò più preciso fra un po' do tempo. Lui e Cavani sembrano simili. Allenandolo mi renderò conto di tutto".
CENTRAVANTI - "Come sceglierò fra Simeone e Raspadori? Non mi piace dare vantaggi all'avversario. Hanno caratteristiche diverse, Raspadori è più tecnico mentre Simeone è più simile a Osimhen. Le valutazioni le farò su questo aspetto, su chi sarà più fresco".
MODULO - "A Coverciano ero considerato un allenatore in grado di fare tutti i moduli. Mi sono aggiornato e posso insegnare qualsiasi modulo. Una volta che avrò la conoscenza diretta della squadra deciderò per la partita e in generale. Di sicuro la prima cosa che penserò è quella di farla giocare come sa giocare. Quando poi sarò padrone della squadra, lo vedrete di partita in partita che modulo farò e che aggiornamenti prenderò".
SCUDETTO - "Quando tu entri in un momento così delicato non puoi pensare di dare degli obiettivi. La prossima partita è quella da fare alla morte per migliorare la squadra ed aumentare l'entusiasmo. In questo momento bisogna solo pensare a risolvere gli eventuali problemi rispetto all'anno scorso. Se non cominciamo a rivincere, non possiamo pensare allo Scudetto. Abbiamo perso l'ultima e siamo a -10 dalla vetta, che senso avrebbe parlare ora di Scudetto?".
KVARATSKHELIA - "Lui come Lavezzi? Non è facile. La posizione è uguale ma la caratteristiche sono diverse. Lavezzi non rientrava come fa Kvara, non può essere paragonato. Era un calcio diverso con un modulo diverso. Lavezzi non aveva voglia, non aveva il fiato. Come ruolo sono simili perché saltano l'uomo, hanno un grande controllo di palla".
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