Dopo la sospensione di Fiorentina-Inter in seguito al malore accusato da Edoardo Bove, il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha parlato così a Sky Sport e DAZN: "I dirigenti della Fiorentina sono in ospedale, ho parlato con Pradè: sono qui per esprimere vicinanza da parte dell'Inter e del mondo calcistico a famiglia e club. È stata una scelta spontanea di tutti, siamo una comunità e quando succedono cose come queste situazioni emotivamente negative, è normale si prenda una decisione in questo senso. Erano tutti emotivamente coinvolti, è stata una decisione spontanea: era quello che volevo dire, mi sembrava corretto. Mi limito a questo, poi sarà la Fiorentina a comunicare la situazione: ci tenevo a portare il mio pensiero da parte dell'Inter e del mondo del calcio. Se verranno rinviate le prossime partite? Non abbiamo affrontato il tema, oggi siamo davanti ad un fatto troppo rilevante: la concentrazione è sulla sua salute e sulla speranza che ne possa venirne fuori bene. Poi domani valuteremo le situazioni legate al recupero, ma non abbiamo affrontato il tema del recupero", le parole a Sky.
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Marotta: “Vicinanza a Bove e alla Fiorentina. Rinvii in Serie A, tema non affrontato. Il recupero…”
RINVIO IL MINIMO - A DAZN, Marotta ha aggiunto: "Volevo dimostrare la nostra vicinanza come Inter, i giocatori, lo staff, i nostri tifosi, ma in generale come rappresentante del mondo del calcio. Siamo una comunità, quando si vivono momenti così delicati emotivamente, dobbiamo stringerci tutti attorno a questo ragazzo di 22 anni. La speranza è che possa uscirne velocemente e nel migliore dei modi. La decisione del rinvio è stata assunta spontaneamente dai giocatori, dall’arbitro, da tutte le componenti tecniche e mi sembra il minimo rispetto in una situazione così delicata. Giusta reattività dopo quanto accaduto? Direi di sì, non conosco bene i particolari, ma evidentemente c’è stato un immediato intervento da parte di tutti. Davanti a una situazione drammatica, c’è solo da sperare che tutto si possa risolvere al meglio”.
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