ETÀ MEDIA - "Rispondiamo al concetto della sostenibilità, ci deve accompagnare sempre, diversamente dall'epoca dei presidenti mecenati che miravano prima all'obiettivo sportivo e poi a quello di bilancio. Ora ci sono parametri finanziari da rispettare. Non è vero che chi più spende, più vince. Vince chi ha più competenze".
FALLIRE - "Fallite è una parolaccia che non esiste. Se ne dicono tante su di noi, ma questo - e lo dico con ironia - fa parte del concetto italiano associato alla cultura dell'invidia. Non abbiamo mai rischiato il fallimento, siamo una società che ha un'esposizione finanziaria, un bond che controlliamo benissimo. Non abbiamo debiti verso i fornitori o verso le banche, altrimenti non ci saremmo potuti iscrivere. Ci sono licenze rigide che impongono il rispetto di determinati parametri. Non abbiamo mai preso multe o diffide, paghiamo regolarmente il debito verso l'erario. C'è il luogo comune di confondere le difficoltà che erano state sopra la nostra testa con la gestione ordinaria dell'Inter".
PARATICI - "Questa è un'altra leggenda metropolitana milanese. Non so se esiste il cavaliere bianco, metafora della finanza. Come è possibile immaginare che io abbia potuto condizionare il proprietario del Milan o l'AD, che ovviamente non aspettano un mio suggerimento? Quale è il capo d'accusa? Io sarei contento se Paratici andasse al Milan perché mi genererebbe ulteriori stimoli e sarei ancora più incazzato (ride, ndr)".
INZAGHI - "Con Inzaghi abbiamo avuto la circostanza favorevole che si chiama fortuna di prenderlo al momento giusto. Quando andò via Conte, la disponibilità di mercato non era così onerosa e lui stava firmando per la Lazio. E' migliorato nel tempo, ancora oggi è tra i tecnici più giovani. Ha tutte le conoscenze specifiche del mondo del calcio, non solo sul piano tecnico-tattico ma anche nella gestione degli uomini. Nella classifica degli allenatori dove lo metto? In prima fascia, sicuramente. Non faccio il podio".
STAGIONE - "Generalmente se arrivi secondo, tu hai fallito. Ma non è così, tu devi valutare tutto. Noi ora siamo in corsa su tre fronti, dal punto di vista economico abbiamo incassato una valutazione molto importante grazie alla Champions. E' chiaro che l'ambizione mia e della società è puntare sempre più in alto. Non vogliamo fare le comparse; se poi altri saranno più bravi, ci inchineremo. Vogliamo credere di poter vincere Champions, campionato e Coppa Italia. Essere in corsa è già un risultato importante".
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