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Marotta: “Juve non è il Borgorosso: è tra le favorite per lo scudetto. Perché tanti infortuni”

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Ai microfoni di DAZN e di Sky, il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha parlato prima della sfida di San Siro contro la Juventus: “Per me è un’emozione superiore da presidente, sento la responsabilità del ruolo. Sono gare...
Alessandro Cosattini

Ai microfoni di DAZN e di Sky, il presidente dell'Inter Beppe Marotta ha parlato prima della sfida di San Siro contro la Juventus: "Per me è un'emozione superiore da presidente, sento la responsabilità del ruolo. Sono gare straordinarie per le aspettative che ci sono. Rappresenta, oggi, uno spot positivo per il mondo del calcio, deve esserlo. Giustamente è considerato il derby d'Italia, per la storicità dell'incontro. Non credo questa partita decida il destino del campionato, va analizzato in modo concreto cosa diranno le squadre sul campo. Siamo in una fase interlocutoria, impossibile stilare ora valori oggettivi, ci sono ancora tanti fattori da valutare. Champions e campionato con le 5 punte? Noi abbiamo l'obbligo di partecipare e ottenere il massimo come Milan, Juve e altre squadre. Se ce la faremo bene, se non ce la faremo demeriti nostri e meriti altrui. Gli infortuni sono sempre dietro l'angolo, sempre la rosa competitiva".

SCUDETTO - "Anche Juve Milan, Inter, per non dire Napoli e Roma, sono obbligate a vincere. Poi è chiaro che vince uno e le altre perderanno. La Juve non è il Borgorosso, per cui deve ottenere il massimo in ogni competizione. Non solo è favorita, ma è una delle autentiche favorite".


TANTI INFORTUNI - "E' una stagione in cui c'è una compressione agonistica del calendario davvero notevole, come mai era capitato. Si è conclusa l'annata precedente a metà luglio, Lautaro è arrivato qua poco prima di Genoa-Inter. Siamo ripartiti senza smaltire la stanchezza, gli impegni sono ravvicinati, non è facili gestirli. Dobbiamo trovare un rimedio, in questo giro nazionali sono cento gli infortuni patiti, un numero elevatissimo. Oggi si va più veloce, c'è più pressing, un dispendio straordinario".