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Mancini: “Ranieri mi odiava da avversario, un collaboratore di De Rossi mi disse che…”

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Gianluca Mancini ha rilasciato un’intervista a TvPlay, le parole del difensore della Roma raccolte da TMW. DE ROSSI – “Appena arrivato De Rossi alla Roma, un suo collaboratore mi salutò in modo strano, dopo un paio di giorni mi...
Andrea Agostinelli

Gianluca Mancini ha rilasciato un'intervista a TvPlay, le parole del difensore della Roma raccolte da TMW.

DE ROSSI - "Appena arrivato De Rossi alla Roma, un suo collaboratore mi salutò in modo strano, dopo un paio di giorni mi disse che non mi sopportava. Addirittura disse che mi avrebbe messo sotto la macchina, ma dopo una settimana si scusò e disse che aveva sbagliato tutto su di me. Ero un ragazzo eccezionale. Io in campo mi trasformo, sto cercando di migliorare"

RANIERI - "Appena mi ha visto ha detto che quando mi vedeva contro mi odiava. La mia è stata un'evoluzione, prendevo tanti cartellini e facevo proteste senza senso. Mi condizionava tanto. Era una cosa deleteria per me stesso. L'evoluzione del mio comportamento è cominciata con De Rossi. Anche con gli arbitri il mio atteggiamento è cambiato, prima davo fastidio. Ora è differente. Non prendo troppe espulsioni, perché di entrate brutte non ne faccio. In Coppa Italia, con Orsato, sbagliai tanto e presi tre giornate di squalifica. Chiesi scusa in quell'occasione".


HUMMELS - "Mi sta aiutando. Avere campioni come lui è qualcosa che aiuta sia a livello di campo sia nel quotidiano. A 36 anni gioca ancora a questi livelli, quindi è un superprofessionista. Anche io a 36 anni vorrei poter arrivare ai suoi livelli. Su Kulusevski fece un intervento bellissimo in scivolata e si rialzò come niente fosse. Io gli dissi che era pazzo, perché a me avrebbero dato 7 rossi (ride ndr). Espulsione a Bilbao? Per me non era da espulsione. Era giallo. Quando l'attaccante sbaglia un gol, ha l'opportunità di farne un altro. Mentre il difensore se commette un errore deve sperare che non succeda nulla di grave".

NAZIONALE - "Mister Spalletti mi ha portato all'Europeo, mi ha convocato spesso l'anno scorso. Sono grato al ct. Purtroppo l'Europeo non è andato bene. Mi ha fatto giocare contro la Svizzera e anche di questo gli sono grato. Cerco di giocare bene per essere nuovamente convocato, ma il ct prende le sue decisioni. La Nazionale è il sogno di ogni bambino. E se non arriva la convocazione, io farò il tifo come sempre".

SVILAR - "Rui Patricio era un portiere forte. E quando avevamo in allenamento da una parte Rui e dall'altra Svilar... Sono due portieri forti. Mile è molto forte, trasmette sicurezza, parla. Il ruolo del portiere è cambiato".