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Mancini: “Qualcosa c’è stato con la Juve mesi fa! Nazionale, Retegui e su Chiesa vi dico…”

Marco Astori
Parla ancora Roberto Mancini. L’ex ct è tornato così sul suo addio alla Nazionale nel 2023 ai microfoni del Quotidiano Sportivo: “Sono ancora dispiaciuto per quel che è successo. Ma io non ho proprio idea di quel che potrà...

Parla ancora Roberto Mancini. L'ex ct è tornato così sul suo addio alla Nazionale nel 2023 ai microfoni del Quotidiano Sportivo: "Sono ancora dispiaciuto per quel che è successo. Ma io non ho proprio idea di quel che potrà accadere, non penso che il mio nome sia fra i candidati. Non mi piace parlare di altri colleghi, non mi sembra giusto entrarci. Così come sulla questione Ranieri. Posso solo dire di essere dispiaciuto per la situazione che si è creata, perché respirare l’aria di Coverciano è sempre meraviglioso. Ne so qualcosa".

SACCHI FAVOREVOLE - "L’ho letto. Ho anche chiamato Sacchi per ringraziarlo. Se penso ai giocatori può farmi piacere, se penso a quelli che ho avuto all’Europeo è anche normale che succeda dopo tanto tempo trascorso insieme e 37 gare d’imbattibilità (30 vittorie e 7 pareggi, ndr). L’affetto e la stima restano sempre".

CRITICHE PER L'ARABIA - Io faccio l’allenatore, devo farmi scivolare tutto addosso. Ci sono momenti positivi e altri negativi, momenti in cui azzecchi tutto e altri in cui sbagli. Mi ricapiterà l’occasione, negli ultimi mesi ci sono andato vicino 3-4 volte... Non la rifarei perché secondo me, se in quel momento avessi parlato di più con la Federazione, magari qualche settimana prima, non sarebbe accaduto... È stata una mia colpa, parlare serve a chiarire. Sempre".

JUVE - "Qualcosa c’è stato con la Juve mesi fa, è vero. Aspetterò. Ma non sono qui a gufare, fino a settembre ci possono essere altre opportunità, magari all’estero".


RITORNO - Intanto sarebbe una bella sfida, forse rischiosa ma sempre affascinante. Per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la nazionale. E magari alzare insieme qualche trofeo. Ho vinto un Europeo e mi piacerebbe vincere il Mondiale. E se non sarà il prossimo aspetterò il 2030 o il 2034. C’è sempre speranza".

ITALIA DI OGGI - "Non ho guardato le ultime partite però mancavano un sacco di giocatori. E quelli che erano in campo arrivavano da una stagione che li ha logorati. Per la mia esperienza, quando i giocatori venivano in nazionale riuscivano a dare il cento per cento. Oggi pagano stagioni ancor più faticose".

RETEGUI - "Sono davvero contento per lui. Si impegna e merita, può dare tanto alla Nazionale".

CHI RIPESCHEREBBE - "Ma io non sono il ct (altro sorriso, ndr). Comunque i giovani, sempre, ce ne sono tanti nelle under, per esempio Liberali. E poi uno come Chiesa: ha solo 28 anni, può essere molto importante...".