CRITICHE PER L'ARABIA - Io faccio l’allenatore, devo farmi scivolare tutto addosso. Ci sono momenti positivi e altri negativi, momenti in cui azzecchi tutto e altri in cui sbagli. Mi ricapiterà l’occasione, negli ultimi mesi ci sono andato vicino 3-4 volte... Non la rifarei perché secondo me, se in quel momento avessi parlato di più con la Federazione, magari qualche settimana prima, non sarebbe accaduto... È stata una mia colpa, parlare serve a chiarire. Sempre".
JUVE - "Qualcosa c’è stato con la Juve mesi fa, è vero. Aspetterò. Ma non sono qui a gufare, fino a settembre ci possono essere altre opportunità, magari all’estero".
RITORNO - Intanto sarebbe una bella sfida, forse rischiosa ma sempre affascinante. Per un allenatore non c’è cosa più bella che guidare la nazionale. E magari alzare insieme qualche trofeo. Ho vinto un Europeo e mi piacerebbe vincere il Mondiale. E se non sarà il prossimo aspetterò il 2030 o il 2034. C’è sempre speranza".
ITALIA DI OGGI - "Non ho guardato le ultime partite però mancavano un sacco di giocatori. E quelli che erano in campo arrivavano da una stagione che li ha logorati. Per la mia esperienza, quando i giocatori venivano in nazionale riuscivano a dare il cento per cento. Oggi pagano stagioni ancor più faticose".
RETEGUI - "Sono davvero contento per lui. Si impegna e merita, può dare tanto alla Nazionale".
CHI RIPESCHEREBBE - "Ma io non sono il ct (altro sorriso, ndr). Comunque i giovani, sempre, ce ne sono tanti nelle under, per esempio Liberali. E poi uno come Chiesa: ha solo 28 anni, può essere molto importante...".
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