KEAN - "Io e Moise siamo stati insieme al Torino da piccoli. È un grande amico. Ci conosciamo da quando eravamo bambini ed è stato bello ritrovarsi e ricordare cosa facevamo in spogliatoio. Siamo sempre rimasti in contatto. È fortissimo. Lui ha più tiro e io più colpo di testa? Ahaha. Abbiamo tutti e due tutto. Non gli invidio nulla".
OBIETTIVO 15 GOL - "Non me li pongo, porsi degli obiettivi può essere un limite mentale. Non parlo di obiettivi. Ragiono partita dopo partita, gol dopo gol".
INTER - "All'andata? Un gol bello, sì. Ma non ci diede punti, eppure giocammo bene, domenica ci teniamo tanto. Dopo la sosta arriveremo carichi, abbiamo dimostrato che nelle partite importanti diamo qualcosa in più, contro le piccole meno. Dobbiamo sfruttare tutte le occasioni, le big ne hanno molte di più. Andiamo a giocarci la partita contro una squadra di fuoriclasse, una delle più forti. La classifica oggi dice che è la più forte".
FAME - "Io ne ho tanta. Se non hai fame non vai da nessuna parte. Dobbiamo cercare di andare più avanti possibile, ricordando che lo scorso anno abbiamo rischiato grosso salvandoci alla fine. Ma qui c’è un gruppo forte, con gente di personalità".
DOPO IL RIGORE DI LECCE - "Ho portato tutti a cena. Siamo andati a 20 minuti da Udine. Ho pagato, ma non c’è più bisogno di parlarne. È stata ingigantita".
THAUVIN - "È molto forte e ci dà una grossa mano".
SANCHEZ - "È vero. Mi dà tanti consigli. Ci parlo molto anche perché conosco lo spagnolo e frequento tutti i compagni che lo parlano".
SOLET - "Forte, ma con me fa fatica… Ha tanta tecnica e molta stima di se stesso. In questo lavoro la mentalità fa il 90%".
IKER BRAVO - "Che ha tecnica e personalità e può essere il futuro dell’Udinese".
FUTURO - "Non fa differenza. Sono cresciuto a livello fisico, tecnico e mentale. All’estero vedo più gol, la Serie A è difficile ma è una sfida che mi dà adrenalina. Sono padrone del mio destino".
RIGORI - "Il rigore è una cosa mentale. Sono un numero 9, mi allenano al video, fa sempre parte del percorso che sto facendo, ma è vero che cerco di tirare così. Più ti eserciti meglio è".
RASPADORI - "Se ho pensato di togliergli il rigore? In realtà no. Gli ho solo chiesto se lo batteva lui e mi ha detto di sì. È da anni in Nazionale".
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