Arriva dal Corriere dello Sport un aggiornamento sugli acciaccati in casa Lazio, dal capitano Mattia Zaccagni a Nicolò Rovella: “Il capitano della Lazio ha saltato la partita con Israele, colpa di una botta ad una tibia, l’edema era sceso...
Arriva dal Corriere dello Sport un aggiornamento sugli acciaccati in casa Lazio, dal capitano Mattia Zaccagni a Nicolò Rovella: "Il capitano della Lazio ha saltato la partita con Israele, colpa di una botta ad una tibia, l’edema era sceso fino alla caviglia. Gattuso ha preferito risparmiarlo. Il rientro a Formello è servito per valutare le sue condizioni e non si è reso necessario lo stop prudenziale. Per sicurezza il capitano ha lavorato part-time, non ha forzato, sono stati evitati solo i contatti di gioco per non aggravare il trauma. E’ in riassorbimento, fa meno male rispetto ai giorni scorsi, questo gli consentirà di essere a disposizione per domenica. Oggi si capirà se potrà allenarsi full time o se continuerà ad evitare la partitella in attesa della rifinitura di sabato. Sarri ha recuperato anche Isaksen, ma dopo due mesi. Non è pronto per giocare titolare, potrebbe entrare in corsa. E’ una soluzione in più davanti. C’è sempre Pedro a disposizione, vice Zaccagni a sinistra, o freccia a destra. Noslin è una delle ultime scelte. In base alle condizioni, Sarri deciderà quanto impiegare il capitano domenica. Mau è più in apprensione per Rovella, l’affaticamento va trattato con cura. Ieri è rimasto a riposo, potrebbe saltare anche l’allenamento di oggi. Quarantotto ore in più di pausa con l’obiettivo di allenarsi domani, antivigilia di partita. Nelle prossime ore saranno valutati i rischi, non pesano solo per il Sassuolo, soprattutto per la settimana del derby. Sarri ha rilanciato Rovella col Verona, dopo aver fatto giocare Cataldi a Como. Nicolò era diventato padre nella notte che aveva preceduto la partita, la sensazione è che fosse in pole su Danilo. Cataldi si tiene pronto in caso di emergenza. Ieri rimbalzavano rassicurazioni sulle condizioni di Rovella, non erano previsti esami di controllo. In questi casi è decisiva la gestione, serve più riposo possibile per evitare che l’affaticamento si trasformi in stiramento".