Lazio, Sarri prova il suo tridente: da Isaksen e Castellanos a Noslin e Pedro, le indicazioni

C'è grande abbondanza nel reparto d'attacco della Lazio: Sarri si trova ad allenare sei attaccanti più Cancellieri e il baby Saná Fernandes, in tutto otto uomini offensivi. Come riporta il Corriere dello Sport, "alla fine del precampionato non potranno essere così tanti, due tagli sono scontati. Cancellieri si sta giocando una chance, se dovesse partire Noslin ne prenderà il posto. Altrimenti toccherebbe a lui uscire. Saná andrà a giocare di nuovo in prestito. Sarri sta gestendo l’attacco componendo due versioni diverse di tridente. La prima prevede Isaksen, Castellanos e Zaccagni. La seconda Cancellieri, Dia e Pedro. Con Noslin utilizzato ora a destra (quando Isaksen viene gestito, come in questi giorni), ora a sinistra (Zaccagni non si allena ancora a pieno regime). Isaksen e Castellanos li aveva accolti il Comandante, non erano pronti. Il primo si sciolse al sole, subì il contraccolpo dell’ambientamento e faticò ad entrare nei meccanismi sarristi. Castellanos fu costretto a vivere all’ombra di Ciro. Zaccagni era l’unica certezza. Con il Comandante ha imparato ad attaccare di più la porta, a finalizzare. Con lui ha firmato il record di gol e assist in campionato.

Sarri ha ritrovato un Isaksen più rodato, un Taty con 14 gol stagionali e spera di riavere Zaccagni al top dopo una stagione piena di tormenti, colpa della pubalgia. Il secondo tridente. Otto attaccanti, sei come minimo, per 38 partite più la Coppa Italia. Un doppio tridente che garantisce a Sarri ruoli coperti, ricambi sicuri. Ma non sarà semplice gestire tutti, garantire un minutaggio equilibrato. Contare su un secondo tridente è sempre meglio, composto con Cancellieri (se dovesse restare), Dia e Pedro. Nel conto va compreso Noslin che il Comandante sta provando su tutte e due le fasce. Se partisse Cancellieri, Pedro potrebbe essere utilizzato a destra e l’olandese a sinistra. Di combinazioni se ne possono trovare tante, i test di questi giorni sono utili al tecnico per sperimentare ali e centravanti. Noslin stesso è stato schierato da centravanti quando si è fermato Castellanos. E’ l’unico ad aver occupato ogni posizione. Era successo anche con Baroni. Noslin era stato preso da prima punta, con l’arrivo di Dia s’è trovato a fare l’ala e il trequartista senza mai trovare la sua dimensione. La cerca tutt’ora. Sarri prova a farlo funzionare da esterno, un giudizio finale su di lui lo darà dopo il precampionato. Resta uno dei sacrificabili sul mercato, ma l’acquisto da 18 milioni complica ogni tentativo di cessione e di rimborso della spesa".