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Lazaro: “Amo l’Italia e il Torino, ora voglio l’Europa. Vanoli, ruolo, punizioni e gol…”

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Parla Valentino Lazaro in casa Torino. Ecco l’intervista alla Gazzetta dello Sport dell’esterno: “Sì, bel gol, con questo nuovo modo di giocare diverso dal passato mi trovo più avanti. Mi piace. Vanoli? Parla sempre tanto con noi quinti,...
Alessandro Cosattini

Parla Valentino Lazaro in casa Torino. Ecco l’intervista alla Gazzetta dello Sport dell’esterno: “Sì, bel gol, con questo nuovo modo di giocare diverso dal passato mi trovo più avanti. Mi piace. Vanoli? Parla sempre tanto con noi quinti, sinistra o destra. La sua visione del ruolo è significativa. È importante per me perché posso imparare molto da lui, in tanti dettagli. Conoscevo Vanoli già dall’Inter, era nello staff di Conte, ha portato il suo modo di lavorare anche qui. E per la mia posizione è un grande aiuto”.

PIÙ GOL - “Dal primo giorno a Torino l’allenatore ha detto chiaramente che vuole vedere più gol dai quinti. Dice che aveva visto le partite dell’anno scorso e da noi pretendeva di più. Con il suo stile di gioco siamo più pericolosi in zona gol, mi chiede di entrare più nel campo, posso fornire assist e segnare. Sono felice che a Metz abbia funzionato”.


RADICI - “Sì, amo l’Italia e Torino. Non ha avuto periodi facili dopo l’Inter, ho giocato per buoni club, ma era sempre un prestito. Non puoi mai sentirti veramente come a casa, ben accolto. Questo è il mio terzo anno al Toro, ci sto molto bene e penso che con questo staff tecnico, con la loro serietà, possiamo davvero fare un passo avanti. Perché voglio tornare in Europa”.

RUOLO - “Ho giocato dappertutto: destra, sinistra, davanti o dietro. Seguo l’allenatore. A destra è un po’ più semplice crossare subito, a sinistra devo rientrare. Ma posso far tutto. Se fossi allenatore mi metterei forse a destra, ma va bene anche cambiare”.

PUNIZIONI - “Sì, ho sempre segnato su punizione, però ne abbiamo tanti che le tirano bene, Ilic, Ricci o Linetty. I calci piazzati servono: decidono le gare difficili”.