ESULTANZA CON LA BANDIERINA - “È un’abitudine che mi porto dai tempi della mia squadra precedente, quando festeggiavo le vittorie e i gol insieme a Marcus Thuram. È un modo per dimostrare ai tifosi che siamo con loro. Speriamo che ci siano altre occasioni come questa”.
GUENDOUZI - "Con Guendouzi siamo buoni amici anche fuori dal campo, siamo compagni di nazionale. Quello che succede in campo resta sul campo: entrambi volevamo vincere questa partita, perché abbiamo quel tipo di mentalità. Sono sicuro che ci scambieremo un messaggio e tutto sarà risolto”.
SVOLTA - “Siamo tutti competitivi, sia a livello individuale che collettivo. È vero che abbiamo accumulato un po’ di ritardo, ma stiamo dimostrando di essere sulla strada giusta. Siamo una squadra con buoni giocatori, una mentalità solida e tutte le carte in regola per risalire la classifica. Tuttavia, sarà fondamentale affrontare una partita alla volta”.
RUOLO - “Per me non fa differenza giocare a due o a tre, né con quale compagno di reparto. Nel calcio moderno bisogna saper interpretare tutti i ruoli: il play, il 6, l’8, la mezzala o il 10, dietro o vicino alla punta. Per me non cambia, ciò che conta è che vinca la squadra”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA