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Koné: “Il ruolo non fa differenza, l’esultanza la facevo con Thuram! Ranieri, se resta…”

Koné: “Il ruolo non fa differenza, l’esultanza la facevo con Thuram! Ranieri, se resta…” - immagine 1
Manu Koné ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dopo il 2-0 contro la Lazio. Queste le sue parole, riprese da Vocegiallorossa: “Abbiamo preparato la partita in questo modo: abbiamo lavorato intensamente tutta la settimana,...
Guglielmo Cannavale

Manu Koné ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa dopo il 2-0 contro la Lazio. Queste le sue parole, riprese da Vocegiallorossa: "Abbiamo preparato la partita in questo modo: abbiamo lavorato intensamente tutta la settimana, analizzato la squadra avversaria, il suo assetto tattico, i punti di forza e i punti deboli, e studiato come si piazza sui calci piazzati. Siamo partiti subito forte, soprattutto nel primo tempo. Siamo davvero contentissimi della vittoria".

RANIERI - “Mi piacerebbe se restasse? Sì, perché no. È un grande allenatore, lo sta dimostrando: sta tirando fuori il meglio da questa squadra e ha portato subito carisma e fiducia”.


ESULTANZA CON LA BANDIERINA - “È un’abitudine che mi porto dai tempi della mia squadra precedente, quando festeggiavo le vittorie e i gol insieme a Marcus Thuram. È un modo per dimostrare ai tifosi che siamo con loro. Speriamo che ci siano altre occasioni come questa”.

GUENDOUZI - "Con Guendouzi siamo buoni amici anche fuori dal campo, siamo compagni di nazionale. Quello che succede in campo resta sul campo: entrambi volevamo vincere questa partita, perché abbiamo quel tipo di mentalità. Sono sicuro che ci scambieremo un messaggio e tutto sarà risolto”.

SVOLTA - “Siamo tutti competitivi, sia a livello individuale che collettivo. È vero che abbiamo accumulato un po’ di ritardo, ma stiamo dimostrando di essere sulla strada giusta. Siamo una squadra con buoni giocatori, una mentalità solida e tutte le carte in regola per risalire la classifica. Tuttavia, sarà fondamentale affrontare una partita alla volta”.

RUOLO - “Per me non fa differenza giocare a due o a tre, né con quale compagno di reparto. Nel calcio moderno bisogna saper interpretare tutti i ruoli: il play, il 6, l’8, la mezzala o il 10, dietro o vicino alla punta. Per me non cambia, ciò che conta è che vinca la squadra”.