ATTA - "Secondo me ha sentito tanto la pressione, dopo le prime partite tutti parlavano di lui. Ha su di sé troppa pressione per essere decisivo nel gioco, quando ritroverà la tranquillità e la libertà che aveva nelle prime partite rivedremo quell’Atta. Il suo futuro è in un grande club, ha la possibilità di diventare un grande giocatore. Non va poi dimenticato che la squadra dopo Pisa non ha fatto bene e questo non lo ha aiutato ad essere più libero sul campo. Quando sei più debole dietro non dai la giusta sicurezza ai giocatori offensivi. La squadra deve essere più solida per vedere un grande Atta".
KRISTENSEN - "L’ho visto molto bene al centro della difesa. Con lui ho un bel rapporto, l’ho visto crescere anno dopo anno, mi chiede sempre consigli, parlo tanto con lui. Dopo la partita di Frosinone di due anni fa è venuto da me e mi ha detto 'Grazie, perché quest’anno mi hai aiutato tanto'. Mi ha fatto molto piacere, non è normale avere questo tipo di rapporto con chi gioca nella tua stessa posizione, con lui ho un rapporto più speciale che con altri. Sono sicuro che farà una grande carriera, ha tutto per farla, forse deve solo credere un po’ di più in sé stesso, perché come Atta ha un grande potenziale".
FINE CARRIERA - "Allenatore? Il problema è mia moglie, perché non sono mai a casa (ride, ndr). Per il momento non vorrei fare l’allenatore, voglio stare di più a casa con i bambini e con mia moglie, poi vedremo che succederà".
MILLER - "Già dai primi giorni ho visto un ragazzo con tanta qualità e personalità, bravo nei passaggi e che non ha paura di provare la giocata. Ha solo 19 anni ma non ha paura di andare a contrasto. Sarà un giocatore importante per questa squadra".
PALMA - "Lo scorso anno ha iniziato ad allenarsi con noi che era un bambino, quest’anno in ritiro in Austria ho visto un Palma diverso, un Palma che ha fame di dimostrare di poter stare in Serie A. Ha fatto molto bene nelle due partite di Coppa Italia, poi contro il Sassuolo è stato aiutato poco dalla squadra e ha fatto cose meno buone. Lui ha la possibilità di diventare un grande giocatore per l’Udinese, non va messo in discussione solo perché non ha fatto bene contro il Sassuolo. Sarà importante per la squadra il prossimo anno. Con lui sono sempre stato un po’ più duro, perché vedo che ha caratteristiche da giocatore di una grande squadra e ha un potenziale gigantesco. Deve credere in sé stesso ed essere consapevole che può fare una grande carriera, questo è il prossimo passo che deve fare".
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