Italiano: “Spiego i cambi di Orsolini e Ndoye nel finale! Dominio in 10, il rosso a Pobega…”

A Sky, DAZN e in conferenza, Vincenzo Italiano commenta il ko del Bologna contro il Verona. Ecco le sue parole, riportate da TMW: “Ci siamo giocati un bel po' di jolly oggi, con tutti gli errori che abbiamo commesso per rimettere in partita il Verona. L'indecisione che ha portato all'1-1 ci ha tagliato le gambe, poi non dovevamo prendere il secondo gol prima dell'intervallo. In inferiorità numerica poi abbiamo fatto bene ma era una delle partite stregate. L'espulsione è stata frettolosa, Pobega non voleva colpire l'avversario. Abbiamo regalato tanto, partite come questa possono capitare. Siamo in un bel momento, ci rimaniamo, ma i tre punti sarebbero stati molto importanti per noi”.

REAZIONE IN 10 - "Siamo rimasti ordinati. Ho cercato di non toccare nulla perché avevamo la partita ancora in pugno. Il terzo gol decide le sorti di una partita che forse era già scritta. Oggi era tutto segnato, ma l'ingenuità commessa sul primo gol e l'espulsione, che per me è esagerata, ma che non dovevamo permettere, hanno pesato. Volevamo concludere l'anno in un altro modo, la prestazione però c'è stata, peccato per gli errori. Mi dispiace perché per me il buon momento continua, abbiamo fatto una grande partita. Dispiace non aver aggiunto altri punti a una classifica che rimane straordinaria. Fa male perdere così. Oggi ho visto una squadra dominare in 10 uomini: non mi era mai capitato da quando alleno. Non ho nulla da dire ai ragazzi, tranne alle ingenuità che ci sono state”.

ROSSO POBEGA - “L’espulsione di Pobega è stata un po’ frettolosa ed esagerata, voleva spingere Dawidowicz, ma mi sembra eccessiva l’espulsione. Il ragazzo è un pezzo di pane, non voleva fare male, non ha queste reazioni, è esagerato il rosso, deve stare molto più attento lui. Rimanere in 10 costa tanto, metterò dei paletti perché iniziano a essere troppe volte … Metteremo delle regole da rispettare”.

CAMBI SOLO NEL FINALE - “Ndoye, Orsolini e gli altri cambi solo nel finale? Perché non volevo rompere l'equilibrio che la squadra aveva trovato in 10 uomini. Sono stati questi i pensieri: avevamo trovato la perfezione in inferiorità numerica e non vedevo il motivo di andare a toccare qualcosa che avrebbe potuto metterli in difficoltà. Ho cambiato nel momento in cui è finita la benzina".