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Italiano: “Bene Beltran, diverso da Nzola. Mi è piaciuto Christensen, Arthur, Parisi e Sottil…”

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Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa e a DAZN dopo il pareggio interno col Lecce. Le sue dichiarazioni riprese da TMW. SOTTIL – “Faccio un esempio: l’ultima squadra che ha vinto lo...
Marco Astori

Vincenzo Italiano, tecnico della Fiorentina, ha parlato in conferenza stampa e a DAZN dopo il pareggio interno col Lecce. Le sue dichiarazioni riprese da TMW.

SOTTIL - "Faccio un esempio: l'ultima squadra che ha vinto lo Scudetto quando entrava in area faceva gol e aveva in Kvaratskhelia e Osimhen due che indirizzavano le partite. Cinismo e concretezza fanno vincere le partite, se non la mostri e la crescita non è costante, senza il killer instinct o ci lavori da mattina a sera e ti metti in testa di diventare un campione, o sprecheremo opportunità come oggi. Lui stesso aveva palloni per fare gol o mandare in porta i compagni, mi dà fastidio non essere stati velenosi sotto porta. Non era in buone condizioni e ora sta ricominciando a sgasare, ma deve crescere anche lui. Non è un attacco, lo sto spronando. Perché poi dai colpa alla difesa ma prima avevi avuto venti palle per fare gol".


NUOVI - "Bene Beltran per sessanta minuti. Era uno di quelli ancora col fiatone, ma ho voluto schierarlo perché è giusto ruotare. Penso abbia fatto sessanta minuti alla grande, mi piace il carattere e la voglia di attaccare la profondità e sradicare palloni che ha. Nzola ha più attacco della profondità ed è più forte fisicamente. Beltran è forte nello stretto, è furbo. Sta a me metterli nelle condizioni di far bene e fare gol. Christensen era incolpevole sui due gol, ma mi è piaciuto. Se era un mostro parava questi due tiri, ma all'incrocio neanche il miglior Buffon... Mi è piaciuto Parisi e lo stesso Infantino quando è entrato. Siamo a inizio stagione, può capitare una partita del genere, l'avversario era in grande fiducia. Fino ai loro gol ero contento".

ARTHUR - "Si è reso conto di quello che vuol dire stare attenti e stare dentro la partita. Ma ha qualità immense che vanno sfruttate come il palleggio. È un calciatore che volevamo e in queste uscite ha fatto vedere di chi pasta è fatto".

CONDIZIONE - "Alla prima partita si è vista una grande Fiorentina perché con tre tiri ha fatto tre gol. Questo ammazza le gare e fa la differenza: ci metto però il caldo che c'era e la partita giocata giovedì. Ho voluto gestire e tutelare quei giocatori che possono darci qualcosa: Duncan, Arthur, Bonaventura... Volevamo fare gestione e non ci è stato permesso. Ora lavoriamo su questi difetti, lo dico a me ma anche ai ragazzi. Chiedo loro una mano"

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