ATHLETIC - "Li ho affrontati parecchie volte. Hanno una struttura molto chiara, lineare, fanno della lotta e della dedizione le armi migliori. Loro sono bravi, un gruppo solido con giocatori che si conoscono da tanto tempo, non fanno tanti cambi. Lavorano sempre allo stesso modo, la filosofia è sempre la stessa. Lottano su ogni pallone fino all'ultimo. Hanno giocatori veloci e che vanno in verticale. Posso condividere ciò che conosco di loro con lo staff e i compagni, in merito ai punti di forza e vulnerabilità. Dovremo pareggiare il nostro livello di forza e determinazione, in modo tale che i nostri giocatori offensivi e di centrocampo possano risolvere la partita in qualsiasi momento".
ROMA DA CHAMPIONS - "La rosa ha un potenziale enorme. Sono stati presi giocatori non abituati a giocare ogni tre giorni in competizioni così importanti e quindi ci sarà bisogno di un periodo di adattamento. Dovremo abituatci a competere ogni 3 giorni a livello altissimo, essendo noi stessi esigente. Con l'Atletico ho giocato la CHampions, è speciale sul piano personale e ambientale. La gente aspetta con ansia quelle partite, dobbiamo porre in alto l'asticella, la rosa è in grado di competere a quel livello".
DIFFERENZE CON LA SPAGNA - "Il divario fisico nei duelli, qui più forte. Tatticamente, qui c'è un'organizzazione differente. In Spagna, c'è una filosofia differente che ha preso piede da quando la Nazionale spagnola, con i successi raccolti, ha segnato la strada. Squadre più ampie in campo, circolazione della palla, possesso della palla, un calcio non diretto e verticale. Non si porta spesso palla, non si concentrano così tanti giocatori in mezzo al campo, qui ci vuole più concentrazione".
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