BALOTELLI - "Faccio il plauso a tutta la squadra, chi ha giocato e chi è subentrato, che è entrato con la giusta mentalità. Sono felice per Mario, ha grande motivazione, dovrà allenarsi con continuità e accumulare minutaggio, sono convinto che nelle condizioni migliori ci può dare tanto. Dipenderà da lui".
SENTIRSI TROPPO SOLO - "Questa è la realtà, le sensazioni che un allenatore sente in settimana sono queste. Non voglio entrare nei particolari, penso a lavorare sul campo con la squadra isolandoli da altre situazioni. Non è stato semplice, sono arrivate tante sconfitte anche immeritate come contro la Fiorentina. Ma fare una prestazione del genere a Parma vuol dire che la squadra sta dando tutto, ha voglia e determinazione, abbiamo mosso palla e creato occasioni. Abbiamo vinto le seconde palle. Va dato atto alla squadra che deve continuare così, testa bassa perché il percorso è arduo e lungo, ci aspetta tra quattro giorni una gara fondamentale".
ALLONTANARE LE CRITICHE - "Soprattutto a livello mentale, venivamo da due sconfitte e abbiamo preso schiaffi, ma non abbiamo subito contraccolpi psicologici. Abbiamo lottato, siamo rimasti dentro la partita, bravi tutti, non era per nulla semplice. Non è stato un periodo semplice ma questo dimostra che la squadra è attaccata alla maglia e ad un percorso lavorativo che facciamo da tempo, questo è fondamentale".
CAMBIARE GLI ESTERNI - "L'idea era quella, Zanoli e Martin avevano speso molto, era giusti cambiare i quinti. Ci stava come sostituzione. Tutti hanno interpretato bene, anche Masini quando è entrato. Ci serve gente che combatte, che corre. Thorsby e Frendrup fanno 14 chilometri a partita, Pinamonti e Ekhator si sono sacrificati e son stati bravi anche davanti. Dietro la difesa si è mossa bene".
FRENDRUP - "Sia lui che Thorsby, sono i nostri motorino, hanno corso tanto, abbiamo recuperato tanti palloni. Arrivavano i lanci di Suzuki ma siamo scappati bene e abbiamo anche preso la seconda palla. Le qualità del Parma potevano metterci in difficoltà, siamo stati bravi a capire il tipo di partita, la avevamo preparata bene".
ESEMPIO PER LA SOCIETÀ - "Questa prova di sacrificio può essere d'esempio alla società? Io penso ai ragazzi e al campo, proteggendo la squadra. Non è una situazione semplice. Questa domanda non va fatta a me, altre dovrebbero rispondere. Come ho già detto, c'è bisogno di voler bene a questi ragazzi e soprattutto al Genoa, è una squadra che dà tutto, una piazza che ci applaude sempre e ama la squadra. Se vedono che i ragazzi danno tutto saranno sempre dalla nostra parte. Questa fotografia deve arrivare a 360 gradi, per il bene della squadra".
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/334d6aa229fb1eee19d82e860dad90c9-e1765577904611.jpg)