CAGLIARI - "Avevo detto che non bisognava farsi travolgere dagli eventi. Il Cagliari è una delle squadre che ha fatto più rimonte in questo campionato. Ho tolto Pierotti e Krstovic mettendo dentro due nazionali, non ho messo dentro due ragazzini. Non abbiamo perso perché ho messo dentro Rebic e Ramadani. Sono due titolari, due giocatori di esperienza, in grado di poter gestire determinati aspetti. Non è loro responsabilità la sconfitta. Pierotti era anche ammonito, la stessa sostituzione l'avevamo fatta anche in un'altra partita, a Empoli, dove avevamo vinto. Era logico fare una scelta di quel tipo. Poi perdi la partita e magari l'allenatore ha sbagliato i cambi, fa parte del gioco".
DORGU - "Questa settimana bene, la scorsa un po' distratto. Ha vent'anni, è sulla bocca di tutti, lo reclamano le migliori squadre europee, è normale ed è umano. Lui però è molto maturo. La scorsa settimana sicuramente ha avuto un calo di attenzione, negli ultimi giorni invece l'ho visto bene, ho parlato con lui e non credo che il calciomercato lo stia turbando".
BERISHA - "Chi può essere l'alternativa a Helgason? In questo momento non c'è. Può essere Berisha, che adesso però è fuori. Berisha sta facendo riatletizzazione, è al confine fra l'essere guarito e la paura di ricadere. La sicurezza del ragazzo è la cosa più importante. Conto di poterlo reinserire la prossima settimana. Adesso credo che sia fermo da un mese e lui veniva già da un infortunio. Sarebbe già importante poterlo tornare ad allenare".
GALLO - "Oggi ha fatto il primo allenamento con la squadra, ieri è stato un po' dentro e un po' fuori, due giorni fa ha lavorato con il riatletizzatore".
VICE KRSTOVIC - "L'altro attaccante è Burnete. Oggi è lui la prima alternativa a Krstovic. Il problema è quando bisogna ruotare troppi giocatori, si creano troppi scompensi".
COULIBALY - "Lui per caratteristiche è diverso dagli altri. Può giocare mezzala o mediano. Berisha è più play, Pierret è più mediano. Determinate caratteritche le ha solo lui. Sta facendo bene, assolve i compiti difensivi e di palleggio. Fa il suo con ordine e con grande generosità".
PERCORSO - "Credo che certi passaggi siano fisiologici. La sconfitta di Cagliari sanguina ancora, era una sconfitta evitabile. Ma fa parte già del passato, bisogna guardare avanti. Abbiamo perso a Como, ma il Como non c'entra nulla con noi, è una squadra che fa parte di un'altra dimensione. Gli alti e bassi non dipendono solo da noi ma anche dal valore della squadra avversaria".
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