DOVE PUÒ ARRIVARE - “Non lo so, devo ancora conoscere in maniera approfondita tutti i calciatori. Sono quotidianamente impegnato a capire, sono ancora da troppo poco tempo qui, sbaglio ancora la porta per entrare nello spogliatoio. Vivo alla giornata, l'obiettivo è difficile. Ma si parte dall'atteggiamento di squadra, anche se avessimo perso non avrei rimproverato nulla ai ragazzi. Non mi illudo di niente. Nel calcio non esiste la verità. Oggi raccontiamo una cosa e la domenica successiva le cose vanno male e ne raccontiamo un'altra. Il merito è dei ragazzi. Abbiamo qualche problema di lingua, quindi le presentazioni delle partite le facciamo in inglese e mi rimane il dubbio che qualcosa non si capisca. Loro sono bravi, io sono stato fortunato”.
CAMBI - “Nel pre-gara alla squadra ho detto che oggi avremmo giocato in 16. Cinque cambi sono il 50% della squadra. Rebic dal primo giorno si è allenato con grande piglio, sono contento”.
POSSESSO - “Non è un esercizio di stile cominciare dal basso. Se mi vengono a prendere significa che creo spazi dall'altra parte. La Juventus ti sfinisce col possesso per aggirarti. Noi abbiamo fatto 6/7 passaggi e abbiamo preso anche qualche fischio. Alle volte devi anche respirare col pallone, altrimenti insegui gli avversari. Quando giochi preferisco rischiare qualcosa. Il calcio è fatto per giocare, non per rincorrere gli avversari”.
JUVE - “Quest'anno ho visto diverse partite. E' una Juve che ha idee su come giocarsi la partita e su come difendere. Nulla è fatto per caso. Credo che crescerà, quando recupererà tutti i calciatori, sono in tanti fuori. Il seme mi pare che sia stato piantato”.
Scarica l'app gratuita di SOS Fanta per non perderti neanche un aggiornamento con le notifiche push.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
/www.sosfanta.com/assets/uploads/202512/d5d4b3ff447eea067d98c852ea97f9a7.jpg)