ESULTANZA - "Bella soddisfazione, sono stato due anni a casa. La squadra mi è piaciuta, ha reagito e giocato con umiltà contro una Juve che fa del possesso palla la sua qualità migliore. Risultato di prestigio, importante per la nostra classifica. Siamo tutte lì, ogni passo falso è un problema. Sono contento perché stasera dormo".
CONCETTI - "In questi dieci giorni abbiamo lavorato quasi solo sul giocare a calcio, perché bisogna fare un passaggio in più e avere autostima dentro la partita. L'altra fase l'abbiamo fatta in modo didattico: devo andare piano, perché sennò faccio confusione".
DOVE PUÒ ARRIVARE - “Non lo so, devo ancora conoscere in maniera approfondita tutti i calciatori. Sono quotidianamente impegnato a capire, sono ancora da troppo poco tempo qui, sbaglio ancora la porta per entrare nello spogliatoio. Vivo alla giornata, l'obiettivo è difficile. Ma si parte dall'atteggiamento di squadra, anche se avessimo perso non avrei rimproverato nulla ai ragazzi. Non mi illudo di niente. Nel calcio non esiste la verità. Oggi raccontiamo una cosa e la domenica successiva le cose vanno male e ne raccontiamo un'altra. Il merito è dei ragazzi. Abbiamo qualche problema di lingua, quindi le presentazioni delle partite le facciamo in inglese e mi rimane il dubbio che qualcosa non si capisca. Loro sono bravi, io sono stato fortunato”.
CAMBI - “Nel pre-gara alla squadra ho detto che oggi avremmo giocato in 16. Cinque cambi sono il 50% della squadra. Rebic dal primo giorno si è allenato con grande piglio, sono contento”.
POSSESSO - “Non è un esercizio di stile cominciare dal basso. Se mi vengono a prendere significa che creo spazi dall'altra parte. La Juventus ti sfinisce col possesso per aggirarti. Noi abbiamo fatto 6/7 passaggi e abbiamo preso anche qualche fischio. Alle volte devi anche respirare col pallone, altrimenti insegui gli avversari. Quando giochi preferisco rischiare qualcosa. Il calcio è fatto per giocare, non per rincorrere gli avversari”.
JUVE - “Quest'anno ho visto diverse partite. E' una Juve che ha idee su come giocarsi la partita e su come difendere. Nulla è fatto per caso. Credo che crescerà, quando recupererà tutti i calciatori, sono in tanti fuori. Il seme mi pare che sia stato piantato”.
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