Queste le considerazioni di Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, ai microfoni di Sky, DAZN e in conferenza stampa dopo la partita contro la Lazio.
Queste le considerazioni di Marco Giampaolo, tecnico del Lecce, ai microfoni di Sky, DAZN e in conferenza stampa dopo la partita contro la Lazio riprese da Tmw.
SALVEZZA - "La motivazione era forte, quella di passare alla storia come prima squadra a raggiungere la salvezza per tre anni di fila nella storia del Lecce. Nell'ultimo periodo la squadra è cresciuta molto, ha iniziato a migliorare e ad assimilare tante cose con il tempo. Salvezza strameritata, non è stato semplice con tante cose da mettere a posto. I calciatori mi sono venuti sempre dietro, si sono compattati fortemente. Abbiamo reso immortale Corvino con questa salvezza. Eroici è il termine giusto, è una salvezza storica: merito ai ragazzi, che resteranno nella storia del club. Sono contentissimo anche per tutti i tifosi, i 22mila abbonati, i tanti in trasferta. Sono felice per il presidente Sticchi Damiani, lo auguro a tutti gli allenatori. E per Corvino, che lo abbiamo reso immortale. E poi un ricordo particolare a Graziano, che avrà festeggiato sicuramente con noi questa sera da lassù".
GRUPPO - "La gestione non è stata semplice e non lo è tuttora, perché ho un gruppo di calciatori con culture, lingue e abitudini diverse. La squadra non è mai mancata dal punto di vista caratteriale. Abbiamo anche litigato, con qualcuno ci siamo presi quasi a cazzotti, ed è rimasto tutto dentro. Lo ritengo un segnale positivo, non c'è mai stato rancore tra me e loro. Se ci siamo salvati è perché loro hanno creduto fino in fondo in ciò che proponevo, non ho mai sentito la squadra lontana da me. Con questo finale straordinario si sono guadagnati la copertina, la storia. Un pensiero forte va a Graziano (Fiorita, ndr), abbiamo vissuto una parentesi brutta. Il tutto è culminato con una prestazione in dieci qui a Roma del genere, la squadra è partita bene da subito e ha saputo resistere".
FUTURO - "Ho un contratto per un altro anno, ma se c'è una cosa a cui non ho mai pensato è il contratto. A me interessava dare soddisfazioni al club, ai tifosi, alla piazza. C'è una società che fa le cose per bene, che rischia e sa di doverlo fare, ma con le idee. Io adesso ho bisogno di riposare e staccare la spina. Amo Lecce, il Salento è una terra straordinaria e la gente mi piace. Si vive molto bene".