GRUPPO - "La gestione non è stata semplice e non lo è tuttora, perché ho un gruppo di calciatori con culture, lingue e abitudini diverse. La squadra non è mai mancata dal punto di vista caratteriale. Abbiamo anche litigato, con qualcuno ci siamo presi quasi a cazzotti, ed è rimasto tutto dentro. Lo ritengo un segnale positivo, non c'è mai stato rancore tra me e loro. Se ci siamo salvati è perché loro hanno creduto fino in fondo in ciò che proponevo, non ho mai sentito la squadra lontana da me. Con questo finale straordinario si sono guadagnati la copertina, la storia. Un pensiero forte va a Graziano (Fiorita, ndr), abbiamo vissuto una parentesi brutta. Il tutto è culminato con una prestazione in dieci qui a Roma del genere, la squadra è partita bene da subito e ha saputo resistere".
FUTURO - "Ho un contratto per un altro anno, ma se c'è una cosa a cui non ho mai pensato è il contratto. A me interessava dare soddisfazioni al club, ai tifosi, alla piazza. C'è una società che fa le cose per bene, che rischia e sa di doverlo fare, ma con le idee. Io adesso ho bisogno di riposare e staccare la spina. Amo Lecce, il Salento è una terra straordinaria e la gente mi piace. Si vive molto bene".
DIFESA - "Per un allenatore la soddisfazione più grande è quando la squadra ti segue. Questo l'ho sempre avvertito ed è stato per quello che è arrivata questa salvezza: difficilissima, ma devo dire anche meritatissima".
ESPERIENZA - "Io ho dato tutto, non ho lesinato impegno ed energie. Non ho nulla da rimproverarmi, ho lavorato h24 per il Lecce. Con grande fatica, vi ribadisco che non è stato semplice ma ho dato tutto. Ho fatto fatica a capire il cambiamento del calcio, ho un pensiero più simmetrico e la penso come Sarri. Oggi non va più bene quello che si proponeva prima, il disordine organizzato non faceva parte della mia idea. Ci ho messo un po', ho studiato ma piano piano ho capito. Mi sono destrutturato da un certo tipo di pensiero, ma lo ritengo ancora migliore. L'ho dovuto cambiare per essere contemporaneo, poi ho parlato tanto con i giocatori, non lo avevo mai fatto. Quest'anno è stato un casino".
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