Ieri sera il Genoa si è imposto per 1-0 nel primo turno di Coppa Italia contro la Reggiana, secondo la Gazzetta dello Sport sono stati Messias (7,5) e Vitinha (7) i migliori: "Nella prima senza Retegui, con tutti i rischi – anche mentali – del caso, si avvera ciò che Gilardino dice da tempo, e cioè che il gruppo è solido, non da ieri ed il percorso intrapreso meriterebbe di non essere interrotto. Il resto verrà, ma comunque un buon segnale in attesa che la vicenda-Gudmundsson si risolva. L’islandese ieri era uno dei 5 assenti illustri del Grifone (oltre a Ekuban, Ankeye, Matturro e Marcandalli), con un attacco da inventare (il multitasking Messias al fianco di Vitinha, unica punta titolare di ruolo). I numeri hanno detto che sino all’intervallo la squadra di Gilardino era andata al tiro tredici volte, di cui sette nello specchio della porta e dopo il primo pericolo di Ignacchiti (respinta di Leali al 3’) ha preso in mano il comando delle operazioni sfruttando appieno (oltre al brasiliano), la buona vena di Vitinha, gli inserimenti del tuttocampista Thorsby e del solito Frendrup. Ma di là la squadra di Viali ha messo in vetrina un ragazzo prodigio fra i pali al debutto assoluto in una gara ufficiale, dall’anno scorso in maglia granata con la Primavera.
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Non solo Messias, anche Vitinha ha un voto super: questi sono i segnali dal Genoa
Nessuna emozione su Messias e sul tiro dalla distanza di Martin e poi ancora di Vitinha, le tre parate più difficili prima dell’intervallo, a cui aggiungere la respinta sul giovane attaccante rossoblù Ekhator, vicinissimo al raddoppio nel recupero della ripresa. Il Genoa ha giocato a memoria tenendo alto il ritmo sin quasi alla mezz’ora, poi fatalmente il caldo ha rallentato il gioco permettendo alla squadra di Viali di rifiatare. Anche nella ripresa la squadra di Gilardino è partita a gran ritmo: stesso canovaccio del primo tempo, quarantanove secondi e il solito Motta ha detto no a Vitinha. Serviva qualcosa di più per sbloccarla, e il Genoa l’ha trovato con Malinovskyi. Appena entrato, l’ucraino ha sorpreso Maggio con una finta aprendo il campo all’inserimento di Messias. Uno a zero e da lì in poi è stata un’altra partita. Il Genoa l’ha gestita con lucidità ed a nulla sono serviti a Viali gli innesti di Okwonkwo e di Vido nel finale, con una squadra tutta avanti che ha però peccato ancora una volta di concretezza: ma la Reggiana c’è".
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