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Gazzetta – Roma, Dovbyk sta diventando un problema vero: cosa filtra sul suo futuro

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Occhio ad Artem Dovbyk, la cui posizione alla Roma non è mai stata così in bilico. Ecco lo scenario sull’ucraino secondo La Gazzetta dello Sport: “Per la Roma non è un problema, almeno non ufficialmente. Anzi, Artem Dovbyk è...
Marco Astori

Occhio ad Artem Dovbyk, la cui posizione alla Roma non è mai stata così in bilico. Ecco lo scenario sull'ucraino secondo La Gazzetta dello Sport: "Per la Roma non è un problema, almeno non ufficialmente. Anzi, Artem Dovbyk è considerato un asset e una risorsa del club su cui poter puntare anche in questa stagione. Ma è un po’ come quando si parla di una versione «para amigos y para oficial». Certe cose non si possono dire, né mettere in piazza. E allora è anche giusto che la Roma difenda il suo più grande investimento della scorsa stagione, un giocatore costato oltre 40 milioni, tra i 38,5 di minimo garantito al Girona e le commissioni all’agente del giocatore. Ma è altrettanto vero che Dovbyk sembra sempre più involuto, sempre più lontano dall’idea di calcio di Gian Piero Gasperini. Insomma, Dovbyk sta diventando un problema vero. Anzi, di fatto già lo è. Perché anche in questo inizio di stagione sta facendo una fatica folle. Contro l’Aston Villa, ad esempio, ha toccato appena 17 palloni, non ha mai tirato in porta, ha fatto fatica a difendere anche dei palloni facili per uno con il suo fisico e quando ha avuto la palla giusta (il taglio in verticale di Angelino che lo aveva messo praticamente in porta) l’ha stoppata male, funzionando più da difensore che da attaccante.

E allora anche ieri pomeriggio, nell’allenamento aperto ai tifosi al St. George’S Park, a un certo punto l’ucraino ha lavorato da solo per circa mezzora con Tullio Gritti (vice di Gasp) e Gabriele Boccolini, il preparatore atletico. L’obiettivo? Fargli capire davvero come muoversi, come smarcarsi, come entrare in sintonia con il resto della squadra. Anche perché finora è sempre sembrato un pesce fuor d’acqua. Poi, certo, la Roma lo difende. Giustamente. Ma la verità è che se dovesse arrivare un’offerta importante (almeno 32 milioni di euro, per evitare minusvalenze considerando l’ammortamento già a bilancio) il club si metterebbe subito a tavolino, per poi andare a cercare qualcosa altrove. Perché poi l’impressione è che anche il recente arrivo di Ferguson gli abbia messo addosso una pressione che Artem non riesce a gestire e incanalare nel modo giusto. Per lui c’è stato un tentativo del Villarreal in prestito, respinto dalla Roma. Ma gli hanno messo gli occhi addosso anche il Leeds (Mateo Joseph e Patrick Bamford potrebbero infatti andar via) e il West Ham. In caso di addio dell’ucraino, la Roma potrebbe quindi decidere di virare o su Krstovic (un pallino da sempre di Gasperini) o Fabio Silva, sempre che il Wolves decida di abbassare le pretese attuali. Ma sono mosse da fine mercato, quando alla fine può succedere di tutto...".