Continua il braccio di ferro tra il Milan e il Bruges per Ardon Jashari, che continua a premere per vestire la maglia rossonera. Ma, come spiega La Gazzetta dello Sport, “il Bruges non molla di un centimetro. Anche nella serata di ieri, la...
Continua il braccio di ferro tra il Milan e il Bruges per Ardon Jashari, che continua a premere per vestire la maglia rossonera. Ma, come spiega La Gazzetta dello Sport, "il Bruges non molla di un centimetro. Anche nella serata di ieri, la dirigenza della società belga ha alzato il muro su Ardon Jashari. L’agente del centrocampista svizzero Krasniqi aveva ribadito al club la volontà del suo assistito di trasferirsi al Milan e solamente al Milan.
Dalla Spagna, dove è in vacanza con la famiglia, il ds Devy Rigaux ha però opposto l’ennesimo no all’offerta rossonera. Il Bruges (per ora) resta saldo nella sua posizione: per dare il via libera a Jashari, attende un rilancio da Milano. Di quanto? Pubblicamente i belgi parlano di 40 milioni di euro, ma a 35 più bonus si arriverebbe con ogni probabilità a dama. Igli Tare e Giorgio Furlani, dal canto loro, al momento non intendono alzare la proposta da 32,5 milioni avanzata nelle scorse settimane. Da qui l’impasse attuale, con l’entourage del calciatore che comincia a dare segnali di nervosismo.
Prossima mossa? Ieri Jashari si è allenato per la prima volta con i compagni di squadra, sebbene solo per un quarto d’ora. In precedenza, aveva saltato la Supercoppa del Belgio vinta dal Bruges contro l’Union St. Gilloise domenica. E ora che farà? Da una parte non è da escludere che lo svizzero provi a strappare, magari chiedendo di allenarsi da solo fino a che le negoziazioni con il Milan non vedranno la parola fine, in un senso o nell’altro. I nerazzurri, invece, confidano di aggregarlo definitivamente alla squadra che già domenica esordirà in campionato contro il Genk. Non va dimenticato che il Bruges dovrà disputare ad agosto due turni a eliminazione diretta (terzo preliminare e spareggio) per centrare la qualificazione al girone unico di Champions League. Il braccio di ferro con Jashari non potrà così protrarsi all’infinito, anche per non danneggiare il resto della squadra".