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Gazzetta: “Lookman-Gasp, pace fatta: cosa può significare l’abbraccio di ieri sera”

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È tornato definitivamente il sereno tra tra Ademola Lookman e Gian Piero Gasperini dopo il botta e risposta tra i due in seguito al rigore sbagliato col Bruges. Ieri i due, al momento del cambio del nigeriano, si sono abbracciati, sancendo di...
Marco Astori

È tornato definitivamente il sereno tra tra Ademola Lookman e Gian Piero Gasperini dopo il botta e risposta tra i due in seguito al rigore sbagliato col Bruges. Ieri i due, al momento del cambio del nigeriano, si sono abbracciati, sancendo di fatto la pace: "Secondo uno dei più ricorrenti aforismi contenenti la parola abbraccio, quando si sente il bisogno di darne uno bisogna correre il rischio di chiederlo - scrive La Gazzetta dello Sport -. Gian Piero Gasperini non è tipo che scansa i rischi, anzitutto nel suo mestiere di allenatore. Però l’istinto che lo porta a scelte calcistiche anche forti sa addolcire pure l’uomo: a volte duro e altre paterno, come ieri sera. Quando ha richiamato Lookman in panchina, gli ha stretto il braccio intorno al fianco e gli ha detto «Ti posso abbracciare?», chiedendogli un sorriso. E Lookman lo ha fatto, ricambiando una stretta che probabilmente non si aspettava e che ha sciolto un po’ la sua timidezza e anche le scorie residue di risentimento, per quelle critiche pubbliche del tecnico sul suo rigore calciato contro il Bruges. Quel contatto ravvicinato, probabilmente il primo — sicuramente il primo così simile al passato — dai tempi delle grandi frizioni post dichiarazioni del Gasp, ieri può aver segnato una ripartenza forte. Poderosa forse quanto quella sul campo. Perché per i due ritrovare una sintonia umana al di là dei loro doveri di professionalità può trasformare l’armistizio in una pace che all’Atalanta farà solo bene. E a Lookman potranno far bene anche le parole del tecnico post partita: ancora una volta Gasperini ha speso una parola, fantastico, riservata al suo attaccante già diverse altre volte. E anche ieri sera ha spiegato perché: «Lookman è diventato un giocatore fantastico quando è cresciuto nel concetto di squadra: prima aveva abitudini diverse, forse anche condizionato da chi gli stava intorno, ma ora, diventando un giocatore meno individualista, ha reso grande l’Atalanta. E l’Atalanta sta rendendo grande lui». Poi, una notizia un po’ a sorpresa, com’era stata l’ipotesi che diventasse lui il rigorista della squadra. Ma quella raccontata ieri sera dev’essere un’idea che solletica il Gasp da un po’: «Prima della fine dell’anno credo che riuscirà a mettere anche la fascia di capitano. E questo significa che ha l’Atalanta sulla pelle». Da record Poi magari la lascerà, ma lo farà segnando come non ha mai fatto".