THEO E LEAO - "In via Aldo Rossi la vicenda legata al portoghese e al francese, che sabato sera non hanno partecipato al cooling break della ripresa dando l’impressione di un vero e proprio “ammutinamento”, complice la rabbia per l’iniziale esclusione dalla formazione titolare, è considerata chiusa. Quando i due torneranno dagli impegni con le rispettive nazionali, la dirigenza si aspetta che abbiano la testa sgombra da scorie. Che abbiamo resettato, dimenticando le tensioni degli ultimi giorni. Che siano pronti a dare il massimo per la squadra e per l’allenatore. La società ha manifestato la volontà di non comminare multe. Anche perché prima Hernandez e poi Fonseca hanno parlato dell’accaduto davanti ai microfoni chiarendo l’accaduto. Un comportamento frutto della rabbia per la decisione del tecnico di metterli in panchina, ma comunque non giustificabile. Agli occhi dell’allenatore e del club li ha in parte “salvati” il fatto che siano entrati con il giusto atteggiamento e con la voglia di aiutare i compagni in un momento complicato dell’incontro. Se avessero voluto... mollare Fonseca, riflettono i dirigenti, la prestazione sarebbe stata diversa. In futuro, però, non saranno tollerati altri errori. Soprattutto nei comportamenti e negli atteggiamenti. Il resto della squadra non è stato colpito dal gesto dei due “senatori”. Anzi,alcuni dei rossoneri non hanno capito il clamore che ha suscitato la vicenda. Ripercussioni con lo spogliatoio, dunque, non ci saranno". La polemica però non si placa. Rafa Leao su X ha risposto così, come vedete sotto, all'ex calciatore e opinionista Sky Paolo Di Canio, che aveva usato parole dure per il cooling break, dicendo "attaccateli al muro".
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