Vittoria del Napoli per 3-2 sul Girona nell’amichevole di ieri pomeriggio, il protagonista è stato sicuramente Kevin De Bruyne con un assist per il gol di testa di Di Lorenzo e la doppietta. Così La Gazzetta dello Sport elogia il...
Vittoria del Napoli per 3-2 sul Girona nell'amichevole di ieri pomeriggio, il protagonista è stato sicuramente Kevin De Bruyne con un assist per il gol di testa di Di Lorenzo e la doppietta. Così La Gazzetta dello Sport elogia il centrocampista belga e Romelu Lukaku, autore di un assist: "Ventritré minuti per dare il via a una nuova era. Eccolo Kevin De Bruyne, il nuovo marziano sbarcato sul pianeta Napoli. Non ancora al top, ci mancherebbe. Non sempre ficcante nelle sue sterzate da fuoriclasse. Ma così straordinariamente elegante quando tocca il pallone, quando lascia andare la gamba e disegna traiettorie magiche per i compagni. E poi è bello vederlo esultare, soprattutto con l'amico Lukaku. Cresciuti insieme tra Belgio e Chelsea, amici per la pelle, per un periodo anche coinquilini a Londra: Kevin e Lukaku insieme sono l'istantanea di ciò che è diventato oggi il Napoli di Aurelio De Laurentiis, un club che attira campioni e che ha l'ambizione di aprire un nuovo ciclo vincente della storia della Serie A. C'è tanto da lavorare, ci mancherebbe. E fa bene Antonio Conte a tenere tutti sulla corda e con i piedi per terra. Vincere è difficilissimo per una realtà poco abituata come Napoli e facilmente contagiabile dagli umori della città. Ripetersi pare impresa ai limiti del possibile. Però gli elementi ci sono tutti. Soprattutto c'è lui, re Kevin, un talento che viaggia verso gli ultimi anni della carriera, ma capace di disegnare ancora colpi da galleria d'arte. Il tempo di prendere le misure, di calciare fuori uno scarico preciso di Lukaku dopo attacco alla profondità - già, sprazzi di vecchio Big Rom — e poi il maestro De Bruyne è salito in cattedra. Prima pennellando sul primo palo un angolo sul quale c'era scritto "basta spingere", poi mettendosi in proprio per una doppietta che a Napoli ha già il sapore della felicità. Perché sarà un tema ricorrente della stagione, perché la riaggressione che aziona la ripartenza vede tre giocatori del Napoli "a caccia" — per dirla alla Conte -, poi Lobotka che trova Romelu in profondità, palla al centro e Kevin che scarica in rete. Tutto facile, tutto bello. Tutto perfetto. E siccome Lukaku ha ritrovato la fame dei bei tempi ma non ha più quello strappo continuo, eccolo indossare i panni del rifinitore, pennellare in area per Neres che cade dopo un contrasto. E il pallone vagante arriva ancora a De Bruyne, perché i fuoriclasse hanno la calamita: sinistro potente e 3-0 Napoli", si legge.
Qualche errore di troppo invece nel reparto difensivo, ritardo di condizione per Amir Rrahmani e Juan Jesus, ma occhio anche ad Alex Meret, non brillante: "Il fortino non è più inespugnabile, Rrahmani è tornato umano dopo una stagione da Super Saiyan e Meret conferma la sensazione di molti: l'arrivo di Milinkovic Savic avrà pure alzato il livello della concorrenza, ma potrebbe condizionare la serenità del portiere dei due scu-detti. E pure Juan Jesus, unico centrale mancino attualmente disponibile visto il protrarsi del recupero di Alessandro Buongiorno e per la prima volta schierato titolare accanto al centrale kosovaro, non è stato certo irreprensibile nell'azione del 2-3".