Niente Calhanoglu contro il Verona, sarà squalificato. La Gazzetta dello Sport approfondisce cos’è successo: “Hakan Calhanoglu non giocherà sabato sera contro il Verona e pagherà 30mila euro di ammenda. Questo è l’esito del...
Niente Calhanoglu contro il Verona, sarà squalificato. La Gazzetta dello Sport approfondisce cos'è successo: "Hakan Calhanoglu non giocherà sabato sera contro il Verona e pagherà 30mila euro di ammenda. Questo è l’esito del patteggiamento con la Procura federale per il ramo sportivo dell’inchiesta ultras. Ma che ha fatto Calha? Perché ha patteggiato arrivando a una sanzione sicuramente mite ma che gli farà saltare una partita importante per la corsa Scudetto? Calhanoglu il 17 ottobre è stato sentito dagli investigatori della Mobile di Milano e ha ammesso la relazione con il tifo organizzato. Relazione vietata in particolare dall’articolo 25 comma 10 del Codice di Giustizia Sportiva, che prevede il divieto di rapporti con “esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori che non facciano parte di associazioni convenzionate con le società”. La Questura milanese gli ha chiesto conto delle intercettazioni dell’ormai ex capo ultras nerazzurro Marco Ferdico, ora in carcere con l’aggravante mafiosa. La particolarità è che Calhanoglu ha ammesso i contatti con Ferdico e gli altri leader della curva, ma ha specificato di averlo fatto nonostante il club gli avesse sconsigliato quel genere di incontri.
Per arrivare alla squalifica e all'ammenda, probabilmente, è stata importante la natura degli incontri: gli incontri tra Calhanoglu e gli ultras sono stati caratterizzati da una richiesta di biglietti e altri favori. Per altri, come Javier Zanetti, non è stato così. Calha ha ammesso di essersi visto, non solo con Ferdico, ma anche con il suo sodale nella scalata della Nord, Andrea Bellocco: è l’erede di una famiglia di ‘ndrangheta capace di infiltrare la curva, ucciso il 4 settembre a Cernusco sul Naviglio da un altro capo del tifo organizzato, Andrea Beretta. Il regista turco ha messo a verbale, comunque, di avere appreso “chi era realmente Bellocco solo dopo aver visto la fotografia in seguito alle notizie sul suo omicidio”. Sulle presunte cene con gli ultras, invece, è stato categorico: nonostante i riferimenti in alcune conversazioni intercettate, mai sarebbe stato a tavola con loro, né da solo né con la famiglia".