Non manca molto alle dimissioni di Edoardo Bove dall’ospedale Careggi di Firenze: il centrocampista si vedrà impiantato un defibrillatore sottocutaneo e poi tornerà a casa. Spiega La Gazzetta dello Sport: “A meno di eventuali...
Non manca molto alle dimissioni di Edoardo Bove dall'ospedale Careggi di Firenze: il centrocampista si vedrà impiantato un defibrillatore sottocutaneo e poi tornerà a casa. Spiega La Gazzetta dello Sport: "A meno di eventuali complicazioni post-operatorie, la settimana prossima sarà già tempo di dimissioni. La decisione di impiantare un apparecchietto, sottopelle e salvavita, è comunque definitivamente presa e le conseguenze sono state accettate. Certo, è servito un faticoso lavoro, anche psicologico, dell’équipe medica guidata dal prof. Pasquale Bernardo. E un bagno di realismo di tutta la famiglia Bove, una volta superata la paura e verificati i miglioramenti costanti di Edoardo, ragazzo sensibile e di cervello fino, ben più maturo dei suoi 22 anni. Il calciatore viola, talento sul punto di spiccare il volo, ha quindi dovuto digerire questo cambio di realtà brutale, ormai sa che non potrà indossare più una maglia della Serie A. Ha, però, capito la fortuna di stare ancora in questo mondo: deve tutto al fatto di essersi trovato lì sul prato del Franchi, tra rianimatori addestrati e con sangue freddo tra 20mila persone sotto shock. In altri contesti, il rischio per la vita sarebbe stato perfino maggiore. E, soprattutto, Bove ha realizzato il fatto che la sua passione, il calcio, sarà salva: un po’ alla volta potrà giocare ad alti livelli altrove, in un campionato che non sia il nostro, vista la legislazione italiana stringente su un tema così. Ci sarà tempo per discutere di una eventuale rescissione con il club titolare del cartellino, la Roma, e successivamente serviranno settimane da dedicare solo al riposo. Altre poi per “riatletizzarsi” prima di potersi davvero guardare attorno e immaginare un’altra carriera in un campionato estero. L’orizzonte, tendente alla seconda parte di questa stagione, o addirittura al 2025-26, è al momento troppo lontano. Più breve, invece, sarà la ripresa di una vita normale, prestissimo fuori da lì. Con quell’apparecchio in corpo, Bove uscirà quasi subito: servirà un giorno di ulteriore cautela, forse due. In ogni caso, l’impianto è di routine di questi tempi in ogni reparto di Cardiologia, figurarsi a Careggi che è una eccellenza nel settore. La procedura con anestesia è molto snella, il consenso può essere firmato anche nella stessa giornata. Insomma, tutto pare pronto, anzi si potrebbe intervenire già nel weekend: è più probabile, però che ormai si aspetti lunedì. Bisogna anche ultimare gli esami necessari in casi come questo, da confrontare con quelli realizzati nei primi giorni di ricovero".