SETTORI GIOVANILI - "Qui a Bergamo si punta soprattutto alla valorizzazione dei calciatori. Certo, vincere è importante, ma il vero successo è quello di formare e far crescere talenti. Ho trascorso molti anni nei settori giovanili, e spesso ci si focalizza troppo sui risultati immediati, causando danni enormi alla crescita sportiva dei ragazzi. È un errore scegliere solo in base a caratteristiche fisiche, trascurando talento e creatività".
MODELLO BARCELLONA - "Li abbiamo affrontati in Champions League e ho visto una squadra piena di giovani tecnicamente dotati, che rispecchiano perfettamente le caratteristiche fisiche e tecniche della loro cultura mediterranea. Non hanno bisogno di giocatori alti due metri, puntano sulla qualità tecnica e sull’identità".
SQUADRA - "In carriera ho incontrato giocatori con talento cristallino ma incapaci di mettersi al servizio della squadra. La vera differenza la fa chi riesce a integrarsi in un contesto armonioso. Anche la migliore delle strategie, senza spirito di gruppo, non porta risultati".
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