Verso Monza-Juventus, anticipo del venerdì della 14ª giornata di Serie A. A parlare alla Gazzetta dello Sport è stato Adriano Galliani, che si è soffermato in particolare sul rapporto con Allegri. “Era così lo scorso anno ed è lo stesso...
Verso Monza-Juventus, anticipo del venerdì della 14ª giornata di Serie A. A parlare alla Gazzetta dello Sport è stato Adriano Galliani, che si è soffermato in particolare sul rapporto con Allegri. “Era così lo scorso anno ed è lo stesso ora. Monza-Juve non è una partita, è un sogno. Così come andare a San Siro a giocare con Inter o Milan dopo essere stato 31 anni in rossonero”.
ALLEGRI - “Primo incontro? Più giovane ovviamente, ma lo stesso di adesso. Aveva tutte le caratteristiche tecniche e di personalità per diventare l’allenatore del Milan. Lo incontrai quando andammo a giocare a Cagliari e glielo dissi. Ma era sotto contratto con Cellino: se non fossi stato un amico, Massimo non lo avrebbe mai liberato a costo zero. Si comportò da signore. Esame Berlusconi? Era il maggio 2010. Di solito questi incontri ad Arcore erano programmati a cena, ma la sera c’era Bayern Monaco-Inter e Max voleva tornare a Livorno e vedersela in tv. Così pranzammo. Parlarono sempre lui e il presidente, d’altra parte io non avevo molto da dire, ero già convinto della scelta. Si convinse in fretta anche Berlusconi: Allegri vinse lo scudetto, poi un secondo e un terzo posto prima dell’esonero. E ricordo che con noi ha sempre passato la fase a gironi della Champions. Cosa mi è piaciuto? Difficile dirlo, i sentimenti non si giudicano, se ne prende atto. Io l’ho sempre sentito amico e credo che lui pensi lo stesso di me. Ci vogliamo bene, ci sentiamo spesso e ci vediamo a cena”.